““Siamo estremamente soddisfatti, e rivolgiamo un plauso alle Istituzioni, per aver approvato all’unanimità la proposta di legge sul diritto all’oblio oncologico, che ha passato l’esame della Camera dei Deputati in tempi record. Condividiamo totalmente le disposizioni introdotte per la prevenzione delle discriminazioni e la tutela dei diritti delle persone che sono state affette da malattie oncologiche. Un gesto di grande civiltà”. Sono queste le parole di Giorgia Butera, presidente di Mete Onlus, difensore dei Diritti umani e paziente oncologica, in merito all’entrata in vigore della nuova norma che introduce il Diritto all’oblio a seguito di guarigione, cioè il diritto delle persone guarite da una patologia oncologica di non fornire informazioni né subire indagini in merito alla propria pregressa condizione patologica, nei casi di cui alla presente legge.
2) Accesso ai servizi bancari, finanziari e assicurativi.
3) Accesso alle procedure concorsuali, al lavoro e alla formazione professionale.
“Si tratta in assoluto di una rinascita sociale e di un messaggio di speranza e di libertà sia per chi è guarito dalla malattia che per chi lotta contro questo male che coinvolge oltre tre milioni di persone nel nostro Paese”, conclude Giorgia Butera. Si tratta, infatti, di una legge che fa seguire alla guarigione fisica anche quella sociale attraverso una ‘cura’ giuridica che restituisce i diritti, gravemente lesi dalla malattia.