#Pensieriemozioni di Irene Catarella – La poesia sulla morte sul lavoro dei 5 operai della ferrovia a Brandizzo
Morire sul lavoro travolti da un treno mentre facevano manutenzione ai binari e garantire sicurezza ai passeggeri, questo è ciò che è successo ai 5 operai a Brandizzo nel torinese. E subito nasce spontanea la domanda: “Di chi è la colpa di questa incredibile tragedia?”. Le indagini sono in corso, ma si è certi che questo ennesimo episodio di morte sul lavoro ha sollevato una riflessione sulla sicurezza nei e dei luoghi di lavoro. È sempre una problematica legata alla sicurezza che scatena questi episodi assurdi. Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha subito dichiarato come siano assurde le morti sul lavoro ai giorni nostri e che svolgere la propria professione non può significare rischiare di morire. La poesia non può restare muta di fronte a questo ed è per questo che sono nati i miei versi intitolati Custodi dei #binaricelesti perché immagino che questo siano diventati i cinque operai in cielo. Li vorrei condividere con voi sperando che possano scuotere le coscienze:
Custodi dei #binaricelesti
Per la morte sul lavoro dei 5 operai a Brandizzo
“Lavorare è un diritto
Lavorare è un dovere”
ce lo hanno sempre detto
È per questo
che eravamo
su un binario per sistemarlo
Lo facevamo con onore
quello che facevamo
pensando di aiutare tanti
a raggiunger meglio le proprie mete
I binari sono #stradeferrate
per arrivare più veloci ai sogni
Con la nostra manutenzione
volevamo assicurare sicurezza
Siamo morti senza capirlo
perché qualcuno non ce l’ha garantita
e il passare improvviso di un treno
ci ha trasformati in
custodi dei #binaricelesti