Non uno spettacolo teatrale, ma un format in cui varie voci si alternano ai monologhi della nota attrice comica. Psicologi, educatori o musicisti per raccontare le pressioni sociali che tutti, indistintamente, subiamo. I modelli che la società impone sono irraggiungibili e ingannevoli: forma fisica smagliante, denaro, vita mondana, felicità a tutti i costi.
Le donne più degli uomini sono spesso tiranneggiate dagli schemi sociali perché sappiamo che il corpo e l’esistenza stessa delle donne sono un vero campo di battaglia. Matrimonio, maternità, bellezza, autonomia sono le tematiche che verranno sviscerate nei due monologhi che Daniela Baldassarra propone all’interno di questo innovativo “contenitore”.
“La maternità – spiega l’attrice – è un argomento centrale di questo lavoro, perché, benché se ne dica, le donne che non hanno figli sono ancora socialmente considerate incomplete. La patina del politically correct cerca di camuffare i concetti patriarcali, ma mettere la polvere sotto il tappeto non è la soluzione. Parlarne, buttarci in faccia le scomode verità, questo serve! Il sottaciuto è pericolosissimo, perché non ci permette di evolvere, di cambiare idea, di progredire”
Insomma una sana provocazione, una ventata di onestà intellettuale – ormai Daniela Baldassarra ci ha abituati a questo – che mira a scardinare le consuetudini e i tabù, soprattutto per regalarci una nuova visione della vita delle donne, ancora troppo spesso imprigionate nei ruoli di cura, di angelo del focolare, di santa madre e moglie devota.