Manca poco all’esordio teatrale a Catania di ‘Penelope l’Odissea è fimmina’, la reinvenzione drammaturgica di Luana Rondinelli, che ha voluto per l’occasione al suo fianco Ester Pantano, la bellissima ‘Suleima’ della fiction di Rai 1 Makari. Lo spettacolo andrà in scena dal 18 al 20 settembre, tutte le sere alle ore 21, al Castello Ursino, nell’ambito della Rassegna ‘Mediterrarte, del Comune di Catania, prodotta dall’Associazione Culturale Artelè. “Io e Luana ci siamo conosciute artisticamente – dice Ester – ossia lei mi ha vista in scena in tv, e ha comunicato ad Orazio Torrisi, con cui aveva lavorato, e con cui io avevo, invece, in progetto uno spettacolo, che voleva fossi io la sua Penelope. Siamo così state messe in contatto dopo un incontro a Catania e la grande intesa è stata immediata, anche rispetto a questo periodo storico e in particolare dopo la lettura del libro di Luana, che ha evidenziato una penna che sa raccontare l’antico dentro il contemporaneo. La mia Penelope vuole ridare giustizia, ascolto e parola al mondo femminile. Questa Penelope non si limita ad attendere, ma vive una ribellione sia interna che esterna con la decisione netta di non avere nulla di differente rispetto a ciò che può fare un uomo. E su tutto un messaggio: essere liberi, perché la felicità non la si può dare se non si è felici noi per primi”. Luana Rondinelli, attrice, drammaturga e regista, sarà anche in scena e interpreterà una delle parche e e la Magnifica. Per Ester Pantano si tratta di un nuovo lavoro dopo ‘Diabolik 2’ al cinema e ‘Makari’ in tv, mentre il 25 ottobre la vedremo ne ‘I leoni di Sicilia’, su Disney + dove interpreta Giuseppina Saffiotti Florio. “Stefania Auci – dice – è una mia cara amica. L’ho contattata prima delle riprese del suo best seller e la sua infinita disponibilità mi ha subito mostrato il cuore e l’amore di Stefania per questo lavoro e per le persone”. “Conoscevo Favignana – ha aggiunto – dove sono stata sia per Makari che per I Leoni di Sicilia, e conosco anche Marsala, la città di Luana, dove mi ha portata a leggere per la sua opera “Sciara – Prima c’agghiorna”, tratta dal romanzo “Francesca Serio. La madre” di Franco Blandi, con le musiche de “I Musicanti” di Gregorio Caimi. In scena per Penelope a Catania ci saranno anche Laura Giordani, Giovanna Mangiù, Mauro Failla e Giovanni Currò. E’ felice Ester di essere a Catania per quest’avventura artistica. “Sono a casa – dice – sono a Itaca”. E sulle donne, e il delicato momento storico che le vede spesso protagoniste involontarie di terribili fatti di cronaca evidenzia: “Mi sembra folle che ancora bisogna dare dei messaggi per le donne. Ci sentiamo tanto diversi e ci scandalizziamo rispetto ai paesi arabi e a certe restrizioni, ma non ci rendiamo conto che ancora qui si parla di un uomo che va a chiedere la mano a un altro uomo, un padre, quando si tratta di matrimonio, come fosse la donna una proprietà e la sua vita una questione di passaggio di proprietà. Siamo anni luce indietro e c’è un immaginario che viene sempre creato da un uomo e che varia di epoca in epoca. Anche con le varie mode sui corpi cui le donne, spogliate della loro identità, finiscono per aderire – da magrissime a curvy – sempre secondo un immaginario che ha inventato qualcuno per noi”.

