a Porta della Vita scritto da Francesco Viviano, nell’adattamento teatrale di Alessandro Ienzi, in scena al Giardino dei Giusti domenica 2 luglio alle ore 20.30. Apre il Festival l’Arte della Democrazia. Ingresso libero.
Comincia domenica 2 luglio alle ore 20.30 la rassegna teatrale l’Arte della Democrazia, prodotta da Raizes Teatro e diretta da Alessandro Ienzi, Avvocato del Foro di Palermo, attore e fondatore di Raizes, compagnia che promuove l’eguaglianza e l’inclusione con le arti e il teatro.
La serata di apertura sarà dedicata al tema delle migrazioni e agli eventi tragici che hanno interessato il Mediterraneo negli ultimi mesi. In scena la Porta della Vita, scritto da Francesco Viviano e interpretato da Alessandro Ienzi.
La rassegna includerà 5 eventi culturali internazionali, tutti a ingresso libero; dopo La Porta della Vita, il 16 luglio sarà il turno del programma di interscambio giovanile internazionale Breaking Walls, da New York, diretto da Fran Tarr, supportato dal Consolato Americano di Napoli, con la partecipazione di Condola Rashad e di oltre 20 giovani da tutto il mondo; il 3 settembre invece la seconda edizione di Theater for Democracy, programma di educazione ai diritti umani gestito da Raizes con Aldic Lussemburgo e Aequalitas Portogallo, che presenterà lo spettacolo Europa con 24 artisti da 3 paesi europei; e poi il 10 il progetto Terra gestito in cooperazione con Centro Astalli Palermo e Ex Alunni Gonzaga, e la chiusura il 17 con l’evento La Cella Liscia, dedicato ai diritti dei detenuti con la partecipazione di Pino Apprendi, Garante dei diritti dei detenuti.
Domenica in scena lo stesso Alessandro Ienzi, che ha curato l’adattamento teatrale del testo scritto da Francesco Viviano, giornalista che ha osservato da vicino il fenomeno della migrazione dall’Africa all’Italia; raccontando le storie dei protagonisti e di chi decide di lasciare casa, famiglia e radici per tentare la fortuna in mare, rischiando la propria vita, pur di giungere in Europa e conquistare migliori condizioni di vita e standard di diritto. La performance sarà ricca di contenuti video, alcuni tratti dai reportage dello stesso Viviano e sarà un viaggio tra musica e parole, che esplorerà le ragioni dei flussi migratori e l’esperienza dei tragici fatti del mediterraneo da vari punti di vista, quello dei viaggiatori, dei capitani delle barche, delle forze dell’ordine in alcuni casi costretti a operare il rimpatrio dei migranti in Libia, tra le loro suppliche e lacrime.
“ La Porta della Vita è un testo prezioso e diretto – dice Alessandro Ienzi- una miniera di immagini, mai faziose che ci racconta la realtà umana del viaggio dall’Africa all’Italia e la semplicità delle ragioni che spingono al viaggio. Dopo i fatti di Cutro e le altre tragedie che hanno costellato la primavera nel Mediterraneo, ci sembra opportuno tornare sulla questione, dopo l’installazione dello scorso marzo sulla Scalinata del Teatro Massimo”
Raizes ha interamente prodotto la rassegna, per il cui svolgimento il Comune ha messo a disposizione i luoghi del Giardino dei Giusti, per la prosecuzione della fortunata esperienza de l’Alloro Fest e di Raizes cominciata nel 2020.
“Costruire memoria collettiva e comunità internazionale è il migliore approccio culturale per poter costruire nuovi standard di protezione dei diritti umani – continua Ienzi – la partecipazione di enti e performers da oltre 10 paesi del mondo ci inorgoglisce e ci dice che la strada è condivisa da molti e di sicuro avrà risultati importanti.
Nel corso della rassegna si affronteranno i temi dei diritti dei migranti, dei diritti LGBTQIA+, dei diritti dei detenuti e della partecipazione democratica giovanile.
Inizio domenica 2 luglio alle ore 20.30, l’ingresso è libero e aperto alla libera fruizione del pubblico.

