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Teatro

Muta Penelope a Marsala

Il 22 e il 23 luglio, all’interno dell’atrio Comunale di Marsala, torneranno le emozioni e il divertimento del MARSALLAH MICROMINI FESTIVAL, il festival lilibetano che ha come direttore artistico l’attore marsalese Fabrizio Lombardo. “Ad arricchire di talento e spessore questa seconda edizione – dicono gli organizzatori – siamo felici di annunciare Lidia Miceli!
C’è sempre un momento in cui nella vita bisogna fare i conti con il femminile, con la capacità di
amare delle donne e con il mistero del mutamento del loro corpo per dare la vita. L’uomo ha
sempre fatto i conti con sé stesso attraverso la narrazione dei grandi classici, la donna pure.
Nell’ antico classico dell’Odissea parte il figlio alla ricerca del padre Ulisse. Nell’ “O diss’Ella”
torna la figlia alla ricerca della madre Penelope.
In questa riscrittura contemporanea, che sembra una favola cinica, brillante ed ecologista detta ’“O
diss’ Ella”, dal dialetto napoletano, letteralmente lo ha detto ella, lei. La narrazione dell’Odissea è
dal punto di vista femminile. Quello delle sirene pettegole che dicono verità scomode, quello delle
divinità vanesie che non possono esistere senza il credo degli umani, quello della moglie per
eccellenza Penelope, istrionica padrona di casa con i Proci e i turisti che visitano la sua isola, regina
decaduta ed abbronzata che attende il ritorno di Ulisse su uno scoglio intenta a tessere
instancabilmente il proprio destino raccogliendo le reti dai fondali del mare nella speranza di
lasciare un mondo meno inquinato ad un figlio mai nato.
Nell’O diss’ Ella tutto muta. Muta è il nome della narratrice di questa storia. Muta è la figlia di
quella Penelope che tutto sapeva fare tranne stare silente e “muta”, Muta che torna sull’isola natia
e s’interroga sul proprio nome, Muta che muta, cambia e diventa adulta… e decide di raccontare il
mistero della propria nascita per provare a tessere il proprio destino come aveva iniziato a fare sua
madre Penelope che all’inizio del racconto si trova su quello scoglio mutata in statua, santificata,
venerata dalle donne sterili, una Vergine non tanto Vergine che per miracolo, come Zeus, ha
partorito una figlia femmina dalla testa

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