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#Pensieriemozioni di Irene Catarella – Sulla Giornata della Croce Rossa e su quella dell’Infermiere

È questa la settimana in cui si celebrano le Giornate Mondiali della Croce Rossa e dell’Infermiere. La nostra riflessione non può che indirizzarsi a chi aiuta il prossimo per riflettere sul valore che forse più di ogni altro ci connota come esseri umani: il sostegno reciproco e l’azione dettata dalla ferma volontà di voler far stare bene i nostri simili. Per chi veramente conosce la natura più intrinseca dell’essere umano e che cosa sia sentirsi in pace e lieti, queste mie parole saranno scontate, ma, in ogni caso, invito tutti a provare a fare ogni giorno almeno un gesto, che può essere il più variegato, che comporti come conseguenza il bene di qualcuno, dal quale scaturirà un benessere, un senso di apertura, un’energia indicibili. Provare per credere! In poche parole, facendo del bene agli altri, gratuitamente e senza secondi fini opportunistici, facendo volontariato, rendiamo in primis un favore a noi stessi perché ne guadagniamo in salute fisica e interiore. E per chi, invece, ne fa un lavoro come un infermiere? Farlo con grande umanità, con amore, con gioia, fa la differenza, perché non è detto che chi sia retribuito per un lavoro di aiuto, lo espleti con lo spirito giusto e con modalità gentili e amorevoli. Qualcuno potrebbe obiettare che spesso il bene donato viene ricambiato con l’ingratitudine. Non importa! Il compiere un’azione di bene ci deve sempre rendere soddisfatti perché ci fa percepire pienamente ciò che siamo e per il quale siamo nati, anche se non viene apprezzato o viene ignorato o addirittura disprezzato. La #poesia tributa il suo plauso a chiunque compia il più nobile atto umano, a chi si dona per gli altri, a questi Angeli di Provvidenza, che possiamo essere anche noi ogni volta che guardiamo, pensiamo, agiamo in modo altruistico. Per questo motivo vi riporto i versi di #Amoredonato, una mia lirica tratta da #Cantoanima: Gli Angeli della Provvidenza insieme/ vennero a trovarmi con rami/ di mandorlo e di pesco/ fioriti a Primavera/ L’ #angosciavita si dissolse/ perché il vestito d’oro/ dell’#amoredonato/ indossò sorridendo la mia Essenza.

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