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Libri

“Leggendo leggende”, di Maria Concetta Armetta e Giuseppe Vultaggio

“Creo le storie guardandomi intorno… e ogni storia e un vaso di creta ch’io, ogni giorno, con pazienza
adorno”.
In questi versi è racchiusa l’essenza che ha trascinato a bordo di un treno una maestra palermitana
e un poeta trapanese in un “viaggio” tra fiabe e leggende siciliane.
Maria Concetta Armetta, maestra “per scelta” e scrittrice “per caso” della collana editoriale per ragazzi “Armalilàndia” edita da Pietro Vittorietti Edizioni.
Giuseppe Vultaggio, poeta, sceneggiatore, musicista e autore di numerose raccolte poetiche.
Due autori siciliani con il medesimo intento: riappropriarsi di un’identità via via “seppellita e dimenticata” dalla frenesia del mondo contemporaneo, dalla superficialità dei gesti, dal ruolo degli anziani ormai ai margini della famiglia e da una letteratura in balìa delle mode e delle altre culture.
Nasce così “Leggendo leggende”, un testo per ragazzi dai 7 ai 13 anni, scritto a quattro mani partendo da un’accurata ricerca di testi della tradizione siciliana.

Una ricerca di fiabe e leggende appartenenti alle nove province siciliane che consentirà agli alunni della scuola primaria e secondaria di primo grado (dai 7 ai 13 anni) di attraversare in lungo e in largo la Sicilia a bordo di un treno. Il filo conduttore del viaggio tra le leggende è rappresentato da un “cantastorie” che, alternando rime e racconti, incarna con la lingua siciliana il ruolo di chi oggi, a dispetto della “modernità”, appare un po’ matto e fuori dalle convenzioni sociali, accogliendo con parole e gesti inconsueti i piccoli/grandi viaggiatori del nostro tempo. Il testo è impreziosito da espressioni e proverbi in siciliano tradotti e inseriti in apposite note, e dalla ricca appendice didattica interdisciplinare “Leggendo leggende, imparo!” per promuovere la valorizzazione e l’insegnamento del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole di ogni ordine e grado (Legge regionale Sicilia 31 maggio 2011, n. 9 – Insegnamento del siciliano).


Una nuova avventura per il poeta Vultaggio, un progetto già avviato per la maestra Armetta.
Il filo conduttore di questo viaggio letterario tra le leggende è rappresentato da un “cantastorie” contemporaneo che, alternando rime e racconti, incarna con la lingua siciliana il ruolo di chi oggi, a dispetto della “modernità”, appare un po’ matto e fuori dalle convenzioni sociali, accogliendo con parole e gesti inconsueti i piccoli/grandi viaggiatori del nostro tempo.
Il testo è arricchito dai versi poetici di Giuseppe Vultaggio che come pietre preziose si incastonano nelle storie narrate in prosa, insieme a espressioni e proverbi in siciliano tradotti e inseriti in apposite note.
L’intenzione di quest’opera è essenzialmente restituire alla “Poesia” un ruolo comunicativo forte ed efficace. Ecco che tra le pagine del libro i versi di Vultaggio si collocano dentro la sentenza di un giudice, in una formula magica o tra le parole di un dio furioso…
Leggendo leggende consente inoltre di riflettere su diverse tematiche sociali attraverso l’incontro del protagonista – cantastorie con compagni di viaggio sempre diversi che resteranno incantati dai racconti e dal suono dei suoi inseparabili “friscalettu e marranzanu”.
Anche in questo quarto testo narrativo, l’autrice rivela l’amore per la sua professione di insegnante e attraverso un approccio interdisciplinare arricchisce la narrazione con attività didattiche, illustrazioni da colorare, spunti per la ricerca e giochi, realizzando un testo didattico per la scuola primaria e secondaria di primo grado.
Con l’auspicio che tanti ragazzi e non solo, viaggino sul treno di “Leggendo Leggende”, il libro si conclude con un messaggio di speranza per la tradizione orale siciliana rivolto dagli autori ai giovani lettori: “Ora chi si granni, sti cunti li cunti tu!”

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