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Libri

Librino, tra Legge, bellezza e meraviglia. Con Vito Benicio Zingales protagonista

Il trenta marzo, a Catania, tra gli spazi accoglienti della Scuola Media Campanella Sturzo, lo scrittore Vito Benicio Zingales ha presentato il suo ultimo romanzo Codice Arcadia. Fu fatto per quello che era. La presentazione del libro, nell’ambito delle iniziative promosse dall’Istituto dedicate al “Progetto Legalità – Incontro l’Autore”, ha favorito la riflessione e il dibattito tra i ragazzi e l’autore. Le note de “La Cura”, di Franco Battiato hanno preceduto la conversazione e proprio dalla straordinaria interpretazione del maestro Battiato, Zingales ha avviato la discussione. Librino come essere speciale e i ragazzi quali particolari portatori di bellezza a doversi e volersi prendere cura del quartiere. Zingales ha offerto ai ragazzi una personale visione della Legalità, attribuendo alla bellezza il primato su tutte le molteplici variabili per la crescita personale dell’individuo e della comunità. I ragazzi, i veri protagonisti dell’incontro, hanno presentato la propria testimonianza di sentinelle contro la malavita, e a favore dei principi di legalità. Nel corso della loro presentazione hanno ricordato i tanti caduti di mafia a partire da Giuseppe Fava. Zingales, tracciando un ideale e particolare percorso morale verso la libertà, ha sollecitato la conversazione, proponendo ai ragazzi alcune parole chiave per la comprensione dell’equivalenza bellezza e legalità: appartenenza, confine, frontiera, condivisione, brutto e bello, partecipazione, sorriso, speranza e coraggio. L’autore ha poi sollecitato la riflessione sul disvalore di talune azioni che spingono gli uomini e un’intera comunità ad isolarsi e a rendere, quindi, vantaggi al brutto: l’indifferenza, la contiguità opaca, il silenzio omertoso, la piccola illegalità diffusa, l’egoismo. Per tutta la conversazione l’autore ha invitato gli attentissimi studenti ad esprimere la propria opinione, simulando, di volta in volta, alcune messinscene per drammatizzare i concetti esplorati. La conversazione si è tradotta in una sorta di teatro estemporaneo con i ragazzi, piccoli attori, ad interpretare il senso di quelle accennate parole chiave. Alla fine, spinti dalla curiosità e da un crescente entusiasmo gli alunni hanno posto numerosissime domande all’autore. Grande merito per la straordinaria occasione di incontro e crescita va alla Vice Preside dell’Istituto Antonietta Sgroi e al vivacissimo gruppo docenti della “Campanella Sturzo”.

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