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Teatro

Racconti, riflessioni e confronti contro la ferocia contemporanea, Me_Dee e l’incontro con Euripide. Alla scoperta dell’Assiria con Morandi Bonacossi e per Domenica al Museo, tutti a Roncisvalle: la settimana del Pasqualino

Sarà coinvolto anche il Museo Pasqualino nel ciclo Narrazioni teatrali, promosso dal dottorato Migrazioni, differenze, giustizia sociale dell’Università di Palermo. Un’iniziativa nata per contrastare un altro tipo di narrazione, quella tossica, e permettere di germogliare ai racconti di chi arriva. L’appuntamento al Museo delle Marionette è mercoledì 29 marzo.
Si inizia, dalle 16 alle 18, con Narrazioni teatrali, incontro moderato da Salvatore Tedesco, si alterneranno Giuseppe Massa (Sutta Scupa), Preziosa Salatino ed Emilio Ajovalasit (Teatro Atlante) e Giuseppe Provinzano (Progetto Amunì).

Dalle 18 alle 20, ecco Transition: il nero nel blu del Mediterraneo. Moderati da Alessandra Di Maio, interverranno invece Andrea Cusumano (L’arcipelago umano), Igor Scalisi Palminteri (Quartieri infiniti) Ubax Cristina Ali Farah (La danza dell’orice, reading). Online, Lori De Lucia (Black Lives Matter) parlerà di San Benedetto nella Palermo del Cinquecento.
L’ultimo numero della rivista Transition: The Magazine of Africa and the Diaspora, fondata in Uganda nel 1961, oggi pubblicata da Harvard University con Indiana University Press, è interamente dedicato al Mediterraneo, crocevia di migranti passati e presenti, volontari e forzati. Nel volume, The Black in the Mediterranean Blue, curato da Alessandra Di Maio dell’Università di Palermo con il primo Nobel africano per la letteratura Wole Soyinka, più di cento studiosi, poeti, artisti visivi e scrittori di varie regioni del mondo si interrogano sulla storia delle migrazioni del Mediterraneo Nero, che porta tuttora con sé vistose violazioni di diritti umani ma anche grande ricchezza culturale, e sulle diverse maniere in cui viene rappresentata.
Il Mediterraneo e la Sicilia diventano fulcro di una diaspora – quella africana – che affonda le sue radici nel passato e non accenna a fermarsi. Parteciperanno alla tavola rotonda Awam Amkpa, Andrea Cusumano, Lori De Lucia, Igor Scalisi Palminteri e Ubax Cristina Ali Farah.

Infine, dalle 20 alle 21 avrà luogo la presentazione del libro Le ceneri della fenice e altri racconti (hopefulmonster editore): Ubah Cristina Ali Farah in conversazione con Paola Caridi.

Le Me_Dee arrivano al Museo

Ancora teatro, giovedì 30 marzo alle 21 al Museo Pasqualino, con lo spettacolo Me_Dee di Ubah Cristina Ali Farah e Giuseppe Massa (in scena Valentina Apollone, Joy Erabor, Tamara Godunova, Queen Igbinigie, Sofia La Licata, Valeria Sara Lo Bue, Paolo Mannina, Giuseppe Massa, Memory Mutanuka).

Me_Dee affronta la tragedia di Euripide attraverso il multilinguismo e la multiculturalità. Questa riscrittura è infatti il risultato di alcuni laboratori in cui hanno partecipato attivamente rifugiati, immigrati, attori e studiosi di teatro. Ciò ha permesso di porre in evidenza tutti i richiami alla contemporaneità presenti nell’opera euripidea. Si è optato per una messa in scena minimale caratterizzata dalla contaminazione culturale e dall’uso del colore giallo e delle sue infinite sfumature; una sorta di amplificazione visiva ispirata alla ricerca del vello d’oro narrata nel mito di Medea e alla pittura vascolare dell’antica Grecia. La nostra Medea – dicono le note di regia – è una straniera tradita, frammentata, emarginata, violata dal suo uomo e dalla cultura occidentale, è esplosa e si rimaterializzata assumendo la forma di un Coro di Medee; quasi a voler sottolineare la pochezza di Giasone al cospetto della complessità della protagonista e in generale dell’universo femminile. Le parole di Euripide sono dunque a volte risuonate mentre la scena si riempiva di burka dorati e microfoni neri: “Io lo scudo in guerra imbracciare vorrei prima tre volte, che partorire anche una sola”.

Lo spettacolo è realizzato con il contributo del Ministero della Cultura, della Città Metropolitana di Palermo, Assessorato al Turismo Sport e Spettacolo – Regione Siciliana, Assessorato alle Culture – Comune di Palermo, Vrije -Università di Bruxelles, CEREP-Centro di Insegnamento e Ricerca di Studi Postcoloniali – Università di Liegi, Numbi Arts London, Opera Circus Company, Consulta delle Culture – Comune di Palermo, Centro Astalli, Associazione UN.I.S., ATS Parco di Maredolce, Sartoria sociale Alreves, APS Terrebuone, in collaborazione col Prof. Salvatore Tedesco (coordinatore DAMS di Palermo).

Assiria. La Costruzione di un Impero, conferenza di Morandi Bonacossi

Venerdì 31 marzo alle 17, il Pasqualino ospiterà l’incontro Assiria. La Costruzione di un Impero, con Daniele Morandi Bonacossi, ordinario di Archeologia e storia dell’arte del Vicino Oriente all’università di Udine.
La conferenza è dedicata ai più recenti risultati della ricerca archeologica italiana nel nord dell’Iraq, un territorio largamente inesplorato della regione centrale dell’antica Assiria, il primo impero “globale” della storia (IX-VII sec. a.C.). Le straordinarie scoperte effettuate dall’università di Udine hanno permesso di gettare luce su aspetti fino ad oggi poco o per nulla noti del processo formativo dell’impero assiro, consentendo di comprendere come l’élite imperiale gestì l’organizzazione territoriale dell’Assiria attraverso la creazione di una vasta rete di infrastrutture. Fra queste, complessi sistemi d’irrigazione regionali che garantivano una base economica stabile all’impero, vie di comunicazione, la fondazione di nuove capitali e grandi centri urbani per amministrare le province dell’Assiria, ma anche deportazioni di massa di prigionieri di guerra che misero a disposizione dei sovrani assiri una vasta forza lavoro per realizzare le infrastrutture strategiche e coloni agricoli che coltivassero le vaste estensioni di terra irrigate dalle reti di canali di nuova creazione.Domenica al museo, ecco Roncisvalle sui Pirenei della Famiglia PuglisiLa domenica è il giorno che, ormai per tradizione, il Museo Pasqualino dedica ai piccoli visitatori e alle loro famiglie. A cominciare dal mattino, con la rassegna Domenica al Museo. Fino al 28 maggio, tutte le domeniche, al Museo prenderà il via un ricco programma in cui si alterneranno laboratorispettacoliletture ad alta voce di fiabe, racconti e avventure.

Appuntamento domenica 2 aprile, sempre alle 11, con Roncisvalle sui Pirenei, tratto da un antico copione e messo in scena dalla Famiglia Puglisi. 
Carlo Magno decide di porre fine alla guerra con gli spagnoli conquistando la città di Saragozza. Ma, su consiglio del vescovo Turpino, manda Gano di Magonza a proporre la resa e ricevere il battesimo per evitare ulteriore spargimento di sangue. Gano, invece, prepara un tranello per i paladini: farà in modo di convincere Carlo Magno a mandare solo il drappello dei guerrieri come scorta a Turpino, per non creare tumulti. Il luogo dell’incontro è Roncisvalle. Carlo manda i paladini con a capo il conte Orlando, e lui aspetta, con il grosso dell’esercito, a venti miglia da Roncisvalle. Ma, appena entrati nelle gole di quel territorio, i paladini si accorgono di essere stati traditi: la valle è piena di nemici e si preparano alla battaglia. Oppongono una strenua difesa ma sono sopraffatti dal numero degli avversari, e vengono tutti uccisi. Rimane solo Orlando che fa strage di spagnoli. Rimasto solo, suona il suo corno, l’olifante, con tutta la forza che ha, per far accorrere Carlo Magno. Il paladino capisce che sta per morire, si raccoglie in preghiera e l’arcangelo Michele scende a prendere la sua anima.

L’Antica compagnia Opera dei pupi Famiglia Puglisi, attiva da cinque generazioni, rappresenta una di quelle realtà che ha contribuito all’espansione dell’Opra in Sicilia. Il personaggio più famoso della famiglia è sicuramente Don Ignazio Puglisi, che riusciva a prestare la voce a tutti i personaggi in scena senza che il pubblico potesse capire che provenisse da una sola persona. Dopo qualche anno dalla morte di Don Ignazio, il nipote, Ignazio Manlio, riprende l’attività ereditata dal nonno. Oggi la Compagnia ripropone l’antica gloria del teatro utilizzando fedelissime copie di pupi del tempo alti fino a 130 cm e pesanti oltre 30 kg.

Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti 

italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione

 strategica, trasmissione, valorizzazione”.

Costo del biglietto: 5 euro

Torna al programma completo: https://bit.ly/3XkSBMF

Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo

Il miglior modo per tenere in vita un’arte nobile e antica? Praticarla tutti i giorni e condividerla. È questo il senso dell’appuntamento quotidiano e dal vivo con i pupi del Museo Pasqualino, ogni lunedì alle 11, e da martedì a sabato alle 17in Sala teatro.

Dalla penna di Giusto Lo Dico, autore di Storia dei paladini di Francia, ecco irrompere in scena Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi insieme a prodigi, innamoramenti, duelli, scambi di persona e colpi di scena.

Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)

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