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Libri

Sergio Infuso a Una marina di libri

Le mie Afriche sono ambiti di grandi contraddizioni, comunità in lotta contro soprusi e sofferenze, umanità che non si arrende. In Italia come in Congo, in Sicilia come nel LiKouala, a Palermo come a Enyellè. È così che nonostante tutto continuo a sentirmi cittadino di questo immenso e straordinario pianeta”. 

In poche righe e con il consueto e autentico trasporto Sergio Infuso racchiude il senso e il contenuto del suo nuovo romanzo autobiografico, Le mie Afriche (Navarra Editore, settembre 2021, con contributi di Giuseppe Barbera, Donatella Ferrario, Leoluca Orlando)che verrà presentato a Una marina di libri, giovedì 16 settembre alleore 18:30 a Villa Filippina allo spazio Tramontana. Interverranno insieme all’autore Giuseppe Barbera, Giovanna Genco e Rino Martinez. Modererà Anna Ponente. Letture di Antonio Parisi.

A cinque anni dal grande successo di “Rosa Noce” torna in libreria Sergio Infuso, e lo fa mantenendo la sua cifra stilistica che unisce il racconto intimo, privato, sentimentale allo sguardo attento alla nostra attualità, ai conflitti sociali che lacerano l’Italia, a un’epoca che a volte ci appare difficile da discernere.

“In questo maturo, ultimo lavoro, Sergio Infuso sembra usare le parole come una bandiera. Una bandiera che da Palermo parte in favore degli ultimi. – scrive nella prefazione al testo Leoluca Orlando – Un testo dolce, scritto in punta di penna che con la garbatezza e la sensibilità propria dell’autore dichiara l’impegno per un mondo diverso e migliore”.

Dalle foreste del Congo alle vie di Palermo, dal 2012 a oggi: dieci anni di vita, con le sue difficoltà e le grandi soddisfazioni, con i momenti di crisi e quelli di serena felicità. Un viaggio avvincente che non è solo materiale, ma anche spirituale; un processo di formazione individuale e collettivo, un percorso di crescita in cui l’impegno civile e sociale che ha sempre mosso l’autore passa anche attraverso la narrazione della sua storia personale. Questa la cifra peculiare di Infuso, questo il carburante inesauribile del suo viaggio.

Sergio Infuso è nato a Sommatino, in provincia di Caltanissetta, sessantasei anni fa, e vive a Palermo dall’età di quattordici. È da lungo tempo impegnato in attività politiche, di volontariato e di promozione del territorio. È cresciuto in una famiglia di sinistra, il papà Luigi è stato, negli anni ’50, sindaco di Sommatino e successivamente ha costituito e diretto il sindacato della CGIL degli edili e dei minatori della Sicilia. La mamma Enrichetta è stata dirigente a Caltanissetta negli anni ’50 e ’60 di un impetuoso movimento femminile per la pace e per i diritti dei lavoratori. Segretario per vent’anni della sezione comunista del quartiere Noce di Palermo, ha fondato l’associazione “Per la pace, contro la mafia e per i diritti del cittadino”.  “Le mie Afriche” è la terza pubblicazione che segue “Un miscelino per Rosa” (La Zisa 2010) e “Rosa noce” (Navarra Editore 2015). Rosa noce è diventato sceneggiatura per due diverse opere teatrali. Ha promosso la costituzione di una rete a livello nazionale, “Rete scuole Rosa noce”, premiata dalla Fondazione Giovanni Falcone. Per i progetti di legalità ha ricevuto nel 2016 il Premio Nazionale Paolo Borsellino.

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