Pubblicità

Pubblicità

Libri

‘Persistenze’, di Stefania La Via

La parola della Poesia è parola che persiste, dura nel tempo. Si nutre di dettagli, li assorbe e poi li ripropone a distanza. Anche quando ritrae l’attimo, riporta in quell’istantanea echi perduti di parole non dette, di sentimenti non espressi, tracce di memoria. Come un profumo la parola trattiene le sue essenze e le rilascia ad ogni nuova lettura, resta attaccata alle cose e ne rivela a tratti ciò che esse nascondono, come una fragranza che, una volta indossata, rimane a lungo sugli abiti. Gli oggetti della quotidianità resistono, fissati da uno sguardo, presenze destinate a durare nella parola più della mano che le annota, in questo altalenare tra persistenza e transitorietà che è la nostra vita.
Nella voce che li narra restano le cose, le giornate,
i volti, i frammenti di vissuto, le idee appoggiate ad un angolo e apparentemente dimenticate, relitti di un naufragio, chiosa o commento di un testo disperso, musica di uno spartito perduto e ritrovato.

BiografiaStefania La Via è nata e vive ad Erice (Trapani). Docente di Lettere presso la scuola secondaria, esperta in didattica della poesia, archivista e paleografa, ha esordito nel 1998 con “Fuori tema. Canti del silenzio”. A questa prima silloge sono seguite “e- mail” (2002) scritta a quattro mani con il poeta Renzo Porcelli, e “La fragilità difficile” (2004). Suoi contributi poetici e letterari sono apparsi in numerose antologie e riviste. Cura dal 2006 la rassegna letteraria “Terrazza d’autore” e promuove la conoscenza e la lettura della grande poesia contemporanea con readings, podcast radiofonici, eventi e performances teatrali. Ama definirsi un’appassionata lettrice di buona poesia. Ha curato vari progetti di riordino e inventariazione di fondi archivistici di rilievo tra cui l’archivio storico dell’Osservatorio Astronomico “G.S. Vaiana” di Palermo e l’Archivio Storico Diocesano di Trapani, di cui dal 2011 è Vicedirettrice.

Rispondi

%d blogger hanno fatto clic su Mi Piace per questo: