Si chiama “Prima che finisca la notte”, il primo romanzo di Leonardo La Torre, edito da Echos Group.
Leonardo, 41 anni, vive a Custonaci, dove lavora come capo animatore e come istruttore di fitness musicale. È appassionato di arte e fotografia; abile nei montaggi video e nella realizzazione di brevi cortometraggi. Dopo gli studi linguistici, diventa coreografo nei villaggi turistici per grandi tour operator, viaggiando per il mondo e trasformando la sua passione in lavoro. Dal 2001 è direttore artistico della Musica-Teatro-Danza “Liberi Ragazzi”, realtà artistica e teatrale presente sul territorio custonacese; dal 2019 fa parte della compagnia “Teatro Instabile di Sicilia”, con spettacoli d’impegno civile sulla legalità. Scrive poesie e saggi brevi, canzoni e monologhi teatrali e suona la chitarra. Prima che finisca la notte è il suo libro d’esordio.
Dice di sé:
“Quando scrivo non lo faccio mai per me stesso, ma per regalare un’emozione agli altri: è donarsi, inconsapevolmente, attraverso una frase o un pensiero che possa lasciare un segno da poter condividere e ricordare nel tempo”.
Questa la sinossi del libro:
Nel tepore di un crepuscolo vespertino di fine aprile, Alberto, professore di storia dell’arte, torna a Custonaci, suo paese natio. Da circa sedici anni tutta la sua vita si svolge nell’incantevole bellezza storica di Roma dove, tra le macerie di un cuore andato in pezzi e la solitudine da uomo infelice, prova a ritrovare se stesso e quel che rimane del suo presente.
Immergendosi in un viaggio tra luci e ombre, Alberto si troverà a fare i conti con un segreto del proprio passato che lo porterà a rivivere continuamente una notte stellata mai dimenticata. L’amicizia sarà il valore aggiunto che lo aiuterà a riemergere dal buio e ad affrontare le pieghe di ferite mai sanate. Il protagonista cercherà di restituire nuova luce alle tele di una storia ormai caduta nel baratro dell’incertezza, colmandola di nuovi colori. Tra presente e passato, amori ritrovati e incontri del destino, le emozioni e gli stati d’animo si mescoleranno alle piccole sfumature dell’anima, avvolta nell’armonia dell’arte succube dell’eterna sfida tra l’uomo e la sua continua ricerca della felicità.
