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Arte

Sabato 24 febbraio al Museo “Agostino Pepoli” di Trapani sarà presentato il volume “Gioielli al Museo Pepoli”

Sabato 24 febbraio, alle ore 17,00, nei locali del Museo “Agostino Pepoli” di Trapani, sarà presentato il volume “Gioielli al Museo Pepoli. Un tesoro di arte e devozione”, a cura di Maria Concetta Di Natale e Roberta Cruciata, edito da Palermo University Press. Saranno presenti l’Assessore regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Francesco Paolo Scarpinato, e il Dirigente Generale del Dipartimento dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Mario La Rocca. Dopo l’introduzione del Direttore del Museo Anna Maria Parrinello, interverranno Gioacchino Fazio, coordinatore dei Corsi di laurea in Turismo, Territori e Imprese di Palermo e Trapani, Giovanni Travagliato, coordinatore del Corso di Laurea in Storia dell’arte presso l’Università di Palermo e Stefania La Via, vicedirettrice dell’Archivio Diocesano di Trapani. L’opera, che si inserisce nella collana “Artes”, diretta da Maria Concetta Di Natale, nasce dalla collaborazione tra l’Università degli Studi di Palermo, Dipartimento Culture e Società, l’Osservatorio per le arti decorative “Maria Accascina” e il Museo.

Dal sodalizio con l’Ateneo palermitano sono scaturite nel corso degli scorsi decenni grandi mostre dedicate all’arte del corallo, all’argenteria e oreficeria trapanese, grazie alle quali il nostro Istituto ha intrapreso una politica culturale orientata alla valorizzazione del suo ricchissimo patrimonio delle arti decorative. Il volume offre l’occasione per fare il punto sugli studi dedicati alle raccolte di oreficeria del Museo Pepoli, una delle collezioni museali pubbliche di gioielli più rilevanti in ambito non solo nazionale ma europeo, che ha il raro privilegio di affiancare agli splendori di epoca barocca e neoclassica monili del mondo antico. I diversi saggi intendono schiudere nuovi orizzonti di ricerca e fornire agli specialisti nuove chiavi di lettura e inediti punti di vista, sviscerando i rapporti fra le botteghe trapanesi e la cultura napoletana nel periodo neoclassico, cogliendo l’eco del Tesoro della Madonna nei resoconti dei viaggiatori stranieri, rinvenendo in oggetti di oreficeria iconografie decisamente insolite o evidenziando le suggestive assonanze tra arte orafa e tessile. I testi pubblicati ribadiscono il fortissimo legame del Museo con l’identità culturale del territorio, di cui la Madonna di Trapani costituisce una delle espressioni più nobili, contribuendo a rinsaldare il senso di appartenenza dell’intera comunità e ad offrire uno stimolo sempre nuovo alla valorizzazione e alla tutela.

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