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Barocco in tutti i sensi, continua

Non si è ancora spenta l’eco delle note della prima serata che ha visto tra i protagonisti Giovanni Caccamo, l’Ensemble Extravocalia e Marco Brugaletta, che Cava Gonfalone a Ragusa si sta già preparando ad accogliere il secondo evento in programma domani, 8 settembre al Festival ‘Barocco in tutti i sensi’ . “Un posto magico, suggestivo, è stato emozionante cantare in questo luogo, una carezza dalla terra”, ha detto Giovanni Caccamo, al termine della sua partecipazione straordinaria che ieri ha aperto con un sold out il Festival, con l’interpretazione di due bravi ri-arrangiati in chiave acustica per sole voci, assieme all’Ensemble Extravocalia a cui poi la lasciato il ‘palco naturale’. Poi il dialogo con Marco Brugaletta sul libro “Manifesto del cambiamento. Parola ai giovani”. Il libro, edito da Treccani, è un’iniziativa di Caccamo a cui Brugaletta ha partecipato con un suo scritto. Briosi, ma anche seri e divertenti, i brani proposti dall’Ensemble Extravocalia che ha regalato un ‘bis’ al pubblico. 

Alla conclusione del concerto, protagonista è stato lo stare insieme, agevolato dall’offerta in loco, di una cena/degustazione che al cibo ha unito vini e birre, e che ha garantito socialità e interscambio, oltre che conoscenza dei prodotti di qualità grazie agli sponsor partner della manifestazione. 

E ora cresce l’attesa per il concerto di domani di cui si allega programma:

Venerdì 8 settembre VOGLIATE GRADIRE – Musiche per Marisa

Ore 20.00 Cava Gonfalone – ingresso consentito a partire dalle 19.30

Un omaggio per rinnovare il ricordo, a vent’anni dalla sua scomparsa, della celebre pianista Marisa Candeloro. Nata a Roma nel 1926, si diplomò in pianoforte a soli quindici anni sotto la guida di Artalo Satta al Conservatorio di “Santa Cecilia” di Roma. Vincitrice del concorso “Alfredo Casella”, venne invitata per recital e concerti con orchestra dalle più celebri istituzioni musicali in tutta Europa, Stati Uniti, Canada e Giappone, suonando con direttori quali George Solti, Hermann Scherchen, Klemens Krauss, Ernest Bour, Bruno Maderna. Incise per le case discografiche RCA, ERI, Edipan, per la radio olandese e per quelle di Ginevra, Zurigo, Parigi, Bruxelles, Colonia e Berlino. Per la Rai partecipò a importanti cicli di trasmissioni come quelli dedicati a Beethoven, Mozart, Mendelssohn, Liszt, Brahms. Fu invitata da Massimo Amfiteatrof, con il quale già suonava stabilmente in duo, a far parte del Quartetto di Roma nel quale suonò fino al suo scioglimento partecipando ai festival di Salisburgo, Spoleto, Prades, Montreux, Ludwigsburg, Bregenz.

Il programma:

Johann Sebastian Bach (1685-1750)        Preludio dalla Suite Inglese n. 2 in la minore BWV 807

John Field (1782-1837)                           Notturno n. 5 in si bemolle maggiore

Manlio Maini (1912-1986)                        Berceuse

Franco Mannino (1924-2005)                    “Sogno” per pianoforte sola mano destra op. 571

Fryderyk Chopin (1810-1849)                   Improvviso in la bemolle maggiore op. 29 n. 1

Fryderyk Chopin                                      Grande valzer in la bemolle maggiore op. 42

Fryderyk Chopin                                      Grande valzer brillante in la bemolle maggiore op. 34 n. 1

Heitor Villa-Lobos (1887-1959)                 O Polichinelo (Pulcinella)

LA SERATA

Ad accompagnare gli spettatori nel percorso di conoscenza, che inizia da Bach e finisce con i virtuosismi del compositore contemporaneo Heitor Villa Lobos, sarà il pianista Alessio Cappello con le incursioni degli scrittori Michele Arezzo e Fabio Manenti  che si alterneranno tra musica per pianoforte solo e conversazioni. 

Tornando alla serata, le Suite inglesi sono una raccolta di composizioni per clavicembalo che sono state chiamate “inglesi”, non da Bach, ma dal suo biografo, Johann Nikolaus Forkel, secondo cui tali suite furono probabilmente composte in omaggio ad un nobile inglese. E il  programma si apre proprio con il Preludio dalla Suite Inglese n. 2 di Bach, considerato uno dei più grandi geni nella storia della musica, vissuto nel periodo barocco. Lo stile e la struttura tipicamente usati dai compositori francesi residenti in Inghilterra, potrebbero costituire un’altra chiave di lettura della definizione delle suite inglesi composte da un preludio iniziale e altri movimenti in forma di danza.

Saranno poi eseguite tre composizioni riguardanti la vita di Marisa: il Notturno numero 5 del compositore irlandese J. Field era uno studio che era stato consigliato a Marisa da suo padre quando aveva appena 6 anni e che sarà uno dei suoi bis preferiti. La Berceuse è stata dedicata a Marisa da M. Maini, docente presso il Conservatorio di Pescara e di “Santa Cecilia” in Roma, nonché organista, pianista e compositore, come ringraziamento in occasione di un concerto che Marisa tenne nel 1952 presso il conservatorio “Luisa d’Annunzio” di Pescara.  Una passione, quella che ha guidato la carriera di Marisa Candeloro che non si è mai sopita; Franco Mannino compose per lei “Sogno” per pianoforte sola mano destra op. 571 in un periodo della vita della pianista, impossibilitata per problemi di salute, a suonare con entrambe le mani

Seguiranno tre brani di Chopin, uno degli autori più amati da Marisa del suo repertorio. Gli Improvvisi di Chopin sono brani da salotto, genere musicale diffuso nell’800. Quello proposto è stato composto nel 1837 ed è considerato un “gioiello di ingegneria musicale” per l’equilibrio formale e la concatenazione armonica dei vari elementi. Il tempo è un Allegro assai, quasi presto. Il Valzer op. 42, composto nl 1840, presenta un ritornello virtuosistico, mentre gli altri episodi più melodici, rendono il brano variegato. I tre “Valzer brillanti” furono composti tra il 1831 e il 1838. Il primo ha la forma di rondò, vivace e scoppiettante.

Chiude il concerto un pezzo di grande virtuosismo del compositore brasiliano Villa-Lobos: il suo “Pulcinella” era il bis preferito da Marisa con cui salutava sempre il suo pubblico.

I brani sono inframezzati dall’affettuosa partecipazione degli scrittori Michele Arezzo e Fabio Manenti che con le loro conversazioni ci condurranno tra le suggestive melodie un tempo eseguite da Marisa.

Non sarà solo musica.

Al termine della serata, alle 21, è prevista una cena-degustazione. Un momento di per gustare le prelibatezze del territorio con diversi assaggi di prodotti locali e ricette innovative ispirate al Barocco. Ma è anche il momento in cui le ‘distanze’ tra artisti e spettatori si annulleranno nello ‘stare insieme’ . Vini e birre di etichette tra le più blasonate della provincia ragusana completeranno la degustazione.

I PROTAGONISTI

Alessio Cappello

Pianista, compositore e docente di educazione musicale, Alessio Cappello fin da giovanissimo ha all’attivo numerosi concerti sia in Italia che all’estero. Vincitore di numerosi concorsi pianistici, sia di interpretazione (segnatamente di opere di Chopin e Rachmaninoff) che di composizione, nel 2019 ha vinto una tournée negli USA grazie alla sua composizione pianistica “Tarantelliana”, presentata al prestigioso concorso “Ibla Grand Prize”. Attualmente si dedica allo studio dell’armonia a/pluri-tonale dei madrigali di Gesualdo da Venosa (1566-1613) e allo studio della musica orientale, con particolare riferimento all’influenza che questa ha esercitato sulla musica della tradizione siciliana. Ha realizzato l’album pianistico intitolato “Leaving” che ha ricevuto numerosi apprezzamenti dalla critica.

Gli altri due protagonisti della serata, scrittori che hanno fatto della leggerezza un modo non banale per proporre temi seri, si auto-definiscono così:

“Alto poco meno di due metri, Michele Arezzo ha la erre moscia e scrive. È il suo mestiere da nove anni – sceneggiature e spettacoli teatrali per lo più. Gira lui stesso per teatri, convegni e librerie, raccontando letteratura. E produce Podcast. Si diverte parecchio, insomma, persino in questi tempacci. Quanto al resto, ha una moglie e una bimba pazzesche. Si porta addosso, fedele, un certo dolore. E sogna come un matto di venire letto anche in Giappone. P.S. è siciliano e ha 39 anni”. Fabio Manenti è “giornalista, scrittore, ciarlatano, profeta, poeta, insoddisfatto lettore, umilissimo narratore, ambizioso barzellettiere, appassionato di miti e di tutto ciò che è surreale (tipo le cose che accadono nei martedì qualunque). Lavora e mastica, insomma, con le parole. Gli piace raccontare – nei teatri, negli spot, nei libri e sui giornali – anche perché non è che sappia fare molto altro”.

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