Il teatro a mare “Pellegrino 1880” ieri venerdì 1 settembre alle ore 19,00, e poi di nuovo per un secondo spettacolo alle ore 21,00, ha accolto un concerto “rivelante” sul fenomeno del brigantaggio, che ha raccontato figure che la storia ufficiale non racconterebbe mai. Una letteratura minore degli eventi tra ‘800 e ‘900 in cui il brigantaggio fu la risposta violenta alla politica sbagliata del governo dopo l’unità d’Italia. Il tutto narrato in musica dalle voci di Bennato e Incudine, emblematiche dell’anima del sud
Ha aperto Mario Incudine raccontando in musica la contro storia su Garibaldi e poi è entrato in scena Bennato sul brigantaggio. Una meravigliosa lezione di storia dalla parte degli ultimi con la lingua delle due Sicilie, siciliano e napoletano.


“Ci sono figure che la storia ufficiale non ci racconterebbe mai. Storie che sono diventate leggende, leggende che si sono fatte storia da tramandare oralmente. C’è tutta una letteratura minore che ha fatto la storia ufficiale e che è stata determinante per gli eventi più importanti soprattutto tra l’ottocento ed il novecento. Il fenomeno del brigantaggio fu la risposta violenta alla politica sbagliata del governo”. Sarà un concerto disvelante e rivelante dal titolo “Canti Briganti”. Interpreti d’eccezione Eugenio Bennato e Mario Incudine, che con il loro spettacolo hanno chiuso il cartellone della VI Rassegna “’a Scurata cunti e canti al calar del Sole” Memorial Enrico Russo, kermesse ideata e organizzata dal Movimento artistico culturale città di Marsala – M.A.C. con il patrocinio del Comune di Marsala e dell’Assemblea Regionale Siciliana. “Dopo l’unità d’Italia – spiegano Bennato e Incudine – vi fu un rigetto nei confronti del governo da parte della povera gente del Meridione che affidò al canto e alla tradizione orale, la narrazione di queste storie. Al brigantaggio è legata la ancora attuale “questione meridionale”. Il repertorio dei canti e dei cunti che raccontano queste figure controverse e affascinanti, è ricco di preziose sfumature poetiche e letterarie. Il canto di Brigante se more, la fotografia di Ninco Nanco, il sorriso di Michelina Di Cesare”. Il tema è caro ad Eugenio Bennato che affronta la tematica del brigantaggio sin dai primi passi con i Musicanova e il disco “Brigante se more”, del 1981, diviene rapidamente la colonna sonora dell’epopea dei briganti del meridione: Eugenio Bennato riscrive la storia della resistenza ai Savoia, l’epopea dei “perdenti” che la narrazione dei vincitori ha sempre tenuto nascosta e silente”. Con Eugenio Bennato, Mario Incudine, artista siciliano noto per aver più volte affrontato con la sua arte le tematiche sociali, per un ribaltamento della storia ufficiale, dando voce agli ultimi, grazie allo studio dei cunti e dei canti tramandati oralmente, sul teatro ecosostenibile, isola d’arte nella Riserva naturale dello Stagnone. In scena, assieme ad Eugenio Bennato e Mario Incudine anche i musicisti: Antonio Vasta, Pino Ricosta, Ezio Lambiase e alla voce Sonia Todaro.