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#Pensieriemozioni di Irene Catarella – La poesia contro ogni forma di #stuproviolenza

Mi chiedo che umanità siamo quando non sentiamo più il #cuoretrafitto per un #essereumano che soffre. Ed è per questo che non possiamo restare indifferenti di fronte agli stupri venuti alla luce in questi giorni e nello stesso tempo siamo esterrefatti per la freddezza con cui dei ragazzi hanno simultaneamente violentato delle ragazze che li supplicavano di smettere. Se una donna dice no, è no! E se la stessa si trova in uno stato di debolezza perché magari ha bevuto, non si deve approfittare della situazione, ma riaccompagnarla a casa o se è triste consolarla con parole adeguate e rispetto perché Quando si è stanchi e logorati/ e vengono fuori fantasmi paurosi/ si spera di trovare un #cuoreamico/ che li dissolva sorridendo benevolo. Invece alla diciannovenne di Palermo, alle tredicenni di Napoli alla ragazza australiana a Firenze, e chissà a quante altre, è successo di trovare esseri #umanidisumani privi di empatia e in preda solo a istinti sessuali feroci. Tutto ciò è un campanello di allarme che invita noi grandi a farci delle domande sui valori che testimoniamo con la nostra vita e tramandiamo alle giovani generazioni. Occorre rieducarci e rieducare chi sarà il futuro della nostra società. Per fare questo occorre riprendere a coltivare tutto quello che la società contemporanea considera inutile perché non legato al profitto materiale, come la poesia, la letteratura, la fede, la filosofia, l’arte, la cultura in generale, tutte cose che nutrono la nostra anima e la fanno evolvere e ci rendono veri esseri umani capaci di comportarci in modo tale da promuovere i nostri simili e il creato nel rispetto e nel bene. La poesia non può restare muta di fronte a tutto ciò ed è per questo motivo che sono nati i miei versi inediti che ho intitolato #Donnariscatto contro ogni forma di #stuproviolenza in cui ho cercato di dare voce a chi ne è stata vittima con la consapevolezza della terribile esperienza, ma con la certezza della rinascita a una vita di realizzazione dopo essere stata capace di sopravvivere a questa manifestazione di puro male. Li voglio condividere con voi sperando che incidano sulle coscienze e le risveglino affinché non si ripeta questa assurda crudeltà:

#Donnariscatto Contro ogni forma di #stuproviolenza

Ero ubriaca

dicono che è per questo

che mi hanno violentata

togliendomi pure i brandelli

della dignità umana

Ma non c’è forse un tacito patto tra simili

che impone di aiutarsi nelle difficoltà

e non di approfittarsi

dello #smarrimentodebolezza

di un momento della propria esistenza?

Come cento belve su una gatta

si sono scagliati su di me

divorandomi con lo #stuproviolenza

sbranando la mia identità di #carneanima

trattandomi peggio di un #giocattolorotto

Sono morta.

No, sono viva

e adesso sono qua

cercando incessantemente

di rinascere a me stessa

di ricostruirmi mattone su mattone

fiera di essere sopravvissuta

a questi esseri #umanidisumani

Sono loro che devono vergognarsi

che devono espiare

la radice del male che li ha posseduti

portandoli a rovinare loro stessi

#iononsonocarne

Io sono

e sarò #eroinaindomita

e mi realizzerò #Donnariscatto

vincitrice della #superficialitàassurda

di chi sa essere come loro

un semplice #involucrochecammina

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