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Teatro

Una settimana con i pupi: dall’incontro con… i suonatori di corno da caccia al webinar con gli studenti brasiliani. Nuovo appuntamento con il ciclo Ereditare: si parla di emozioni

Che cosa hanno in comune il teatro dei pupi e i musicisti del corno da caccia?

Molto più di quanto si pensi: domani, martedì 13 giugno alle 10, il Museo delle Marionette ospiterà l’incontro Le reti dei patrimoni italiani Unesco. Il teatro dell’Opera dei pupi siciliani e l’Arte musicale dei suonatori di corno da caccia.

Organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, l’iniziativa promuove un’interazione tra due comunità e altrettante pratiche iscritte nella Lista rappresentativa del patrimonio culturale immateriale dell’Unesco. L’obiettivo è favorire un confronto e una comparazione dei metodi di salvaguardia del patrimonio culturale immateriale a partire da alcune riflessioni sul lavoro in rete.
La “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi” è stata formalizzata nel 2018, a distanza di 17 anni dal riconoscimento Unesco, grazie all’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari, e ha dato un nuovo impulso alle progettualità comuni.

La Rete dell’Arte musicale dei suonatori di corno da caccia si raggruppa invece attorno all’Accademia di Sant’Uberto (Torino). Un’arte che rischiava di andare perduta già agli inizi del XX secolo se non fosse stata ripresa da un gruppo di giovani suonatori. Nel 2014 è iniziato l’avvio del processo di candidatura multinazionale (Francia, Belgio, Italia e Lussemburgo) concluso con il riconoscimento Unesco del 2020.

L’incontro si aprirà con i saluti istituzionali di Elena Sinibaldi (Ministero della Cultura – Ufficio Unesco, Focal point nazionale per la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale). Interverranno poi Giorgio Marinello (referente dell’Arte musicale dei suonatori di corno da caccia e vicepresidente vicario dell’Accademia di Sant’Uberto), Rosario Perricone (referente dell’Opera dei pupi siciliani, direttore del Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino), Giulia Avanza (Fondazione Santagata, accompagnamento nell’elaborazione del Piano di salvaguardia della pratica L’arte musicale dei suonatori di corno da caccia), Monica Campo (Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, segreteria di redazione del Piano di salvaguardia dell’Opera dei pupi), la comunità patrimoniale dell’opera dei pupi siciliani riunita nella “Rete” e la comunità patrimoniale dei suonatori di corno da caccia riunita nella “Rete dell’Arte musicale dei suonatori di corno da caccia”.

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari in qualità di soggetto referente della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi – #OPERADEIPUPI.IT#” ed è finanziata dal Ministero della Cultura, Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – progetto “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”. La manifestazione è inoltre organizzata con il contributo di Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e Assessorato del Turismo dello sport e dello spettacolo e in collaborazione con Istituto Centrale per il Patrimonio Culturale Immateriale – MIC; Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA, Fondazione Ignazio Buttitta, Associazione culturale Kiklos – Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani, Accademia di Sant’Uberto, Fondazione Santagata per l’Economia della Cultura.

L’Opera dei pupi, webinar da Palermo al Brasile

Altri due appuntamenti sul mondo dei pupi siciliani coinvolgeranno stavolta il Brasile.

Si chiama L’Opera dei pupi, patrimonio vivo l’iniziativa organizzata dal Museo delle Marionette che prevede due webinar, il 14 e il 21 giugno alle 16.30. L’argomento sarà il teatro dell’Opera dei pupi siciliani per un pubblico di giovanissimi, grazie alla collaborazione con l’Istituto italiano di Cultura di San Paolo (Brasile). In particolare, mercoledì 14 giugno saranno coinvolti i giovani allievi della Scuola italiana Eugenio Montale e mercoledì 21 giugno gli studenti del Colégio Dante Alighieri, entrambe nella capitale brasiliana.

Dopo i saluti istituzionali di Elena Sinibaldi (Ministero della Cultura – Ufficio Unesco, Focal point nazionale per la Convenzione UNESCO per la salvaguardia del patrimonio culturale immateriale), interverranno Rosario Perricone (direttore del Museo delle Marionette), Monica Campo (segreteria editoriale del Museo delle Marionette) e Salvatore Bumbello (Compagnia Brigliadoro). 

L’iniziativa è organizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari ETS in qualità di soggetto referente della “Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’Opera dei pupi – #OPERADEIPUPI.IT#” ed è finanziata dal Ministero della Cultura, Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – progetto “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”. L’iniziativa è inoltre organizzata con il contributo di Regione Siciliana – Assessorato dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana e Assessorato del Turismo dello sport e dello spettacolo e in collaborazione con Istituto Italiano di Cultura di San Paolo; Istituto Centrale per il Patrimonio Culturale Immateriale – MIC; Società Italiana per la Museografia e i Beni Demoetnoantropologici – SIMBDEA, Fondazione Ignazio Buttitta, Associazione culturale Kiklos – Museo Cultura e Musica Popolare dei Peloritani.

Torna Ereditare, Pezzini parla di trasmettere emozioni

Nuovo appuntamento con Ereditare II – Semiotica della trasmissione, la seconda edizione del ciclo di seminari a cura di Francesco Mangiapane e Francesco Mazzucchelli.
Venerdì 16 giugno alle 15.30, al Museo delle Marionette, l’argomento affrontato da Isabella Pezzini (Università degli studi di Roma) sarà Trasmettere emozioni. La comunicazione in generale non è la trasmissione di segni tra due “cabine telefoniche” vuote, ma coinvolge soggetti diversamente competenti in interazione reciproca. A maggior ragione  la dimensione delle emozioni o addirittura delle passioni quando si parla di trasmissione ereditaria è ben nota. Possiamo analizzarla sia a livello di enunciato, osservandone le dinamiche soggettive e intersoggettive, sia a livello di enunciazione, focalizzandoci sui modi dell’espressione.

È possibile seguire il seminario in diretta streaming sulla pagina Facebook del Museo delle marionette (https://www.facebook.com/MuseoMarionette) o sul suo canale Youtube (https://www.youtube.com/channel/UCB4FEyRenKlkSNrgVi-SCkw)

Isabella Pezzini è professoressa ordinaria di Filosofia-Teoria dei linguaggi e insegna Semiotica alla facoltà di Scienze della comunicazione della Sapienza di Roma. Si è formata a Bologna (con Umberto Eco, Paolo Fabbri) e Parigi (con Algirdas Julien Greimas) e ha insegnato a Bologna, Zurigo, Ferrara, Siena, San Paolo. Nella sua ricerca cerca di sviluppare lo studio della narratività e l’analisi del discorso (forme di enunciazione e di soggettività, espressione degli affetti e delle passioni, tipologie e generi testuali e discorsivi, multimodalità, efficacia comunicativa) e di estenderne la portata agli ambiti della sociosemiotica e della semiotica della cultura.

La pazzia di Orlando della Famiglia Mancuso a Bagheria

Un classico dell’Opera dei pupi, “firmato” dalla Compagnia Famiglia Mancuso.

Sabato 17 giugno alle 21, a Palazzo Cutò (Bagheria) andrà in scena La pazzia di Orlando, in collaborazione con il Museo delle Marionette.

Le battaglie tra Carlo Magno e l’imperatore Agramante continuano sotto le mura di Parigi: nell’ultimo scontro fra i due eserciti, Rinaldo uccide il principe Dardanello. Due dei suoi scudieri, Medoro e Cloridano, decidono allora di andare a prendere di notte il corpo del loro principe, ma vengono scoperti dai cristiani. Cloridiano viene ucciso e Medoro viene ferito. Angelica, in fuga dal Bosco della Foglia, si imbatte in Medoro e vedendo che è ferito lo aiuta. Insieme trovano rifugio da un pastore che li accoglie nella sua grotta. Qui Angelica cura Medoro e tra i due nasce l’amore. Nel frattempo Orlando, che era alla ricerca di Angelica, si imbatte nel pastore che gli racconta dell’amore sbocciato tra la principessa e il soldato. Giunto nel fitto bosco, quando Orlando vede incise sugli alberi le dichiarazioni d’amore dei due amanti, impazzisce di gelosia e il suo dolore si trasforma in ira. In preda ad una crisi furibonda comincia a strapparsi le armi e a vagare ormai fuori di senno nel bosco …

 Compagnia Famiglia Mancuso. È nata su iniziativa di Enzo Mancuso, ultimo discendente della omonima famiglia di pupari che diede inizio alla propria attività a Palermo nel 1928 quando Antonino Mancuso, nonno di Enzo, aprì un teatrino dell’opera dei pupi nel quartiere Borgo Vecchio, in piazza don Luigi Sturzo. Fino ad allora Antonino Mancuso, allievo del puparo Pernice, aveva portato l’opera dei pupi in vari paesi della provincia viaggiando a bordo di un camion trasformato in teatro. Mancuso apportò alcune innovazioni alle armature con elmi alla greca e romani. Agli spettacoli partecipavano i figli Nino, papà di Enzo, Pino e Stefano. Enzo, figlio e nipote d’arte, è nato a Palermo nel 1974 ed è l’anima dell’attuale compagnia. Restaura alcuni pupi ereditati dal nonno ed inizia la sua attività nel 1994. Enzo Mancuso, oggi considerato uno dei più solidi pupari palermitani, non si è fermato all’apprendimento delle tecniche della costruzione e della manovra, ma ha approfondito lo studio di vecchi canovacci e perfezionato la tecnica recitativa. La sua compagnia partecipa per più edizioni ad importanti festival di teatro di figura.

Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo

Un punto fermo nella programmazione del Museo Pasqualino: l’appuntamento quotidiano con i pupi.
Dalla penna di Giusto Lo Dico, gli episodi della Storia dei paladini di Francia rivivono ogni lunedì alle 11, da martedì a sabato alle 17 nella sala teatro del Museo.

Colpi di scena, prodigi, incantamenti e duelli, ma anche personaggi come Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi accoglieranno il pubblico di tutte le età con un’unica indicazione: vietato non sognare.

Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)

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