La scatola dell’anima al Palmosa Fest
Nel quinto appuntamento del festival d’arte e di letteratura che si sta svolgendo a Castelvetrano, in sinergia con la pro loco, la collegiata dei Santi Pietro e Paolo si è colorata d’azzurro con le poesie della scrittrice Gabriella Vicari. A dialogare con lei, Bia Cusumano direttore culturale del Pamosa fest, che ha magistralmente tracciato la rotta di questo emozionante viaggio a piedi nudi. La scatola dell’anima, l’hanno chiamata, un cofanetto dipinto a mano, da dove sono apparsi magicamente, libri, fili, fiori, bellezza, ricordi, per evocare il significato dei versi della poetessa del Gattopardo. Come scritto nel codice dell’anima di James Hillman ognuno di noi nasce con una vocazione, è quella di Gabriella Vicari è la poesia. “La poesia di Gabriella Vicari si immerge in quello che è il principio ermetico per eccellenza, trasformando poesie essenziali in universi vasti. La Vicari ha la rara capacità di centrare l’Archè delle cose senza sfiorare il cinismo, cogliere attraverso il quotidiano, il senso dell’infinito, che in alcune poesie si trasforma in anelito, quando nel viaggio attraverso la silloge si evocano mare e cielo. Il titolo è anch’esso emblematico. Come la luna di Branduardi, per conoscere il mondo a fondo, per avere un contatto diretto, bisogna liberarsi dei calzari, le protezioni che inibiscono quel contatto. A piedi nudi è una raccolta da leggere tutta d’un fiato, con spirito amorevole e a piedi nudi”. Queste le impressioni del musicista e compositore Francesco Less, giovane artista siciliano presente in sala al Palmosa fest, insieme ai numerosi artisti anche il pittore Pascal Catherine, che ha raccontato la presentazione delle poesie di Gabriella Vicari come un esperienza di purificazione, definendo l’evento un “Tourbillon” di energia positiva. A chiudere l’emozionante serata il critico D’arte, direttore Artistico del Palmosa fest Tanino Bonifacio, che ha definito le poesie di Gabriella Vicari un dono di Bellezza, come Van Gogh nella “Notte stellata” Gli artisti, i poeti si pongono tra cielo e terra nel tormentato bisogno di cercare se stessi ,attraverso il cielo, la natura, la notte stellata colmano il desiderio d’infinito e ci regalano emozioni. Presente la musica di Graziana Gagliano e Giuseppe Clemente e il reading di Sonia Giambalvo.
