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Storia e ricerca si incontrano al Parco archeologico di Lilibeo

Venerdì 1 aprile, dalle 9.00 alle 13.00, si svolgerà a Marsala presso il Museo Archeologico Regionale Lilibeo di Marsala una giornata di studio rivolta agli studenti delle Scuole Superiori nell’ambito dell’ottava edizione della manifestazione nazionale “Arte e(‘) Scienza. Un giorno al Museo: Archeologia e Archeometria si incontrano”, promossa dall’Associazione AIAr.

Affidata dai ricercatori del Dipartimento di Scienze e tecnologie biologiche, chimiche e farmaceutiche (STEBICEF) dell’Università di Palermo e all’Istituto dei Processi Chimico Fisici del CNR di Messina, in collaborazione con il Parco archeologico di Lilibeo-Marsala, diretto da Anna Maria Parrinello, l’iniziativa si inserisce nell’ambito delle attività rivolte alla divulgazione e alla didattica dei Beni culturali. Si tratta di un’attività su cui il Parco archeologico Lilibeo è ampiamente impegnato anche attraverso il Progetto Scuola Museo, quest’anno dedicato al tema “Lilibeo e il mare”.

La giornata di studio mirerà ad illustrare agli studenti l’apporto dell’indagine scientifica nella diagnostica e nella conservazione del patrimonio archeologico, ma anche a mostrare attività di laboratorio finalizzate a far conoscere agli studenti l’applicazione di tecniche non invasive sui beni archeologici realizzate attraverso apparecchiature portatili. A tale scopo, nelle sale del Museo verranno allestite postazioni che accoglieranno veri e propri laboratori di spettroscopia Raman e XRF e di ricostruzione tramite laser scanner per lo studio di alcune importanti classi di materiali, quali quelle presenti nelle edicole dipinte della necropoli di Lilibeo.

“I Parchi archeologici non sono contenitori di oggetti e luoghi chiusi, ma spazi vivaci e moderni dove lo studio del passato si unisce alle più raffinate e moderne tecniche di ricerca e approfondimento scientifico. Giornate come quella promossa dall’Università e dal CNR – sottolinea l’assessore regionale dei Beni culturali e dell’Identità siciliana, Alberto Samonà – offrono ai giovani una finestra di conoscenza sulle tecniche utilizzate per studiare l’antico e sulle potenzialità di lavoro offerte da un ambito scientifico di studio attualissimo, che in Sicilia ha ancora ampi ambiti di esplorazione”.

“La nostra struttura – dice la direttrice del Parco Archeologico, Anna Maria Parrinello – si propone ai giovani come luogo di conoscenza aperto al futuro e moderno. Sono numerosi gli accordi di cooperazione scientifica stipulati con i diversi dipartimenti universitari ma anche con il Centro Fermi di Roma, il Dipartimento Stebicef di Palermo, il Labor Artis (spin-off dello stesso dipartimento) e la Soprintendenza del Mare; con tutti loro portiamo avanti attività scientifiche applicate alla ricerca archeologica, che stanno già dando interessanti esiti. Condividiamo con Maria Luisa Saladino, del Dipartimento Stebicef dell’Università di Palermo, l’importanza di quest’iniziativa che conferma come la scienza possa contribuire allo studio del patrimonio archeologico in una visione interdisciplinare”.

L’iniziativa è aperta, oltre che agli studenti, anche al pubblico su prenotazione (e-mail: parco.archeo.lilibeo@regione.sicilia.it), nel rispetto della normativa anti-Covid.

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