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“Centocinquanta Artiste Solidali con le Donne Afghane”

“Centocinquanta Artiste Solidali con le Donne Afghane”, a cura di Gabriella Brembati, dal 5 all’8 marzo 2022 Galleria Scoglio di Quarto, via Scoglio di Quarto 4, Milano. Orario 16-20 ingresso libero.

A Milano centocinquanta TONDI d’artiste per non dimenticare le donne afgane. Si inaugura oggi, dalle ore 16.00 alle ore 20.00 nello storico spazio d’arte milanese Scoglio di Quarto, dell’omonima via, a due passi dalla Darsena, la collettiva d’arte di TONDI d’artiste, dedicati alle donne afgane. Per ricordare in questo 8 Marzo le donne afgane, la gallerista Gabriella Brembati ha invitato a Milano artiste di diverse generazioni e formazione per dare un segno su un “tondo” (un semplice piatto di cartone di diametro cm 30) con il proprio mezzo espressivo che sia un disegno, un dipinto , una foto, una frase, una scultura, pensando a ciò che le donne afgane vivono nella loro condizione di recluse. Opere nate e pensate come gesto immediato spontaneo di solidarietà nei confronti delle donne afgane vessate e umiliate dal ritorno dei talebani. Tra le artiste che partecipano a questa esposizione corale che verrà riproposta in altri spazi come un “ensemble” in nome della libertà : Grazia Varisco, Fausta Squatriti, Lucia Pescador, Mavi Ferrando, Florencia Martinez, e l’artista marsalese Angela Trapani con il suo tondo “Fior di Grata”. “Ho esposto nella galleria Scoglio di Quarto già negli anni ’90 e ringrazio di cuore la gallerista Gabriella Brembati e la mie care amiche artiste tra cui Florencia Martinez per avermi ricordata benché io viva ormai da tre anni in Sicilia. Dopo aver vissuto quasi tutta la mia vita a Milano, l’ambiente dell’arte milanese rimane il mio punto di riferimento più importante e al quale sono maggiormente affezionata. Esserci per le donne afgane mi onora. Per motivi di forza maggiore non potrò raggiungere Milano in questi giorni, ma invito chiunque si trovi a Milano a visionare questa particolarissima collettiva d’arte condividendo la sofferenza per le pesanti discriminazioni che le donne afgane subiscono”. In collaborazione con il C.I.S.D.A (coordinamento sostegno donne afgane) onlus oltre a promuovere una raccolta fondi, vedrà la testimonianza della giovane donna afgana Sapeda studentessa in Italia che racconta del suo Paese travolto dalla violenza, dalla povertà e dalla fame. Con l’esposizione delle opere ogni giorno la galleria ospita con la collaborazione di Valeria Cerabolini e la presentazione di Cristina Rossi: -i video di Luana Giardino – l’installazione inGABBIAta dell’artista Topylabrisì, metafora di resistenza (la gabbia nasconde ruote che permettono la fuga) Poi ogni giorno (17.30) un programma di performance – Cryme il canto del “soprano d’arti” Silvia Colombini chiusa in un Burqa nero, offre il suo vocalizzo drammatico alle donne vittime di violenza: “indossare un burqa è indescrivibile, una prigione buia che cancella la tua identità e dignità” . -Butterfly di Marilena Sassi dove una crisalide diventa simbolo di rinascita (sabato) -Vedere attraverso di Adolfina De Stefano che porta alle estreme conseguenze l’isolamento cui sono sottoposte le donne afgane (domenica) Il coraggio della donna opera video di Milena Barberis (lunedì) – Il Cerchio delle Madri Silenti di Margò Volo (lunedì) -… Non posso volare… di Libera Mazzoleni che ricorda Nadia Anjuman, poetessa di Herat, uccisa dal marito.(martedì) – le letture sceniche della poetessa Evelina Schatz (martedì).

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