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Arte Teatro Varie

Tutta l’Italia premia il carisma di Daniela Baldassarra

E’ iniziata in pieno lockdown l’ascesa di quest’ultimo anno di Daniela Baldassarra, scrittrice e monologhista teatrale che non ha mai smesso di far parlare di sé, nonostante lo stop forzato dei teatri.

Per prima è arrivata la notizia del Premio nazionale intitolato a Pier Paolo Pasolini; l’autrice è salita sul podio dei tre vincitori con un’opera letteraria sul controverso tema della gravidanza post stupro. Un argomento spinoso e forse ancora troppo poco dibattuto, ma l’artista, con l’audacia che la contraddistingue sul panorama nazionale, è riuscita a pennellare una delicatissima favola di rinascita e resilienza.

A distanza di pochi mesi la Baldassarra ha sbaragliato la concorrenza e si è aggiudicata il Premio intitolato ad Andrea Camilleri (sezione letteraria dell’iniziativa multiculturale Artisti per Peppino Impastato) con un testo letterario sull’alzheimer. Una lettera, genere narrativo ormai tanto trascurato, che racconta il dolore e lo smarrimento di chi accudisce un malato. Questa stessa opera è stata premiata in Campidoglio in occasione dell’evento che l’associazione Alberoandronico di Roma organizza da quattordici anni. Novecento opere, artisti a confronto da tutto il mondo e una Giuria di quaranta esponenti del mondo della cultura per un riconoscimento che per diversi anni ha ricevuto la Medaglia del Presidente della Repubblica.

Quest’estate la Sicilia, regione particolarmente amata dall’artista, ha voluto onorare Daniela Baldassarra per il suo impegno contro la violenza di genere. Il premio, anch’esso di carattere nazionale, da parte delle associazioni Skené di Marsala e Palma Vitae di Partanna, le viene infatti riconosciuto per una sua opera sulla violenza assistita, una sfumatura di violenza ancora poco riconosciuta.

“La violenza assistita – ci spiega l’autrice – anche se ufficialmente classificata tra gli abusi all’infanzia, è ancora molto sottovalutata. Ma i bambini che assistono a violenze su una loro figura di riferimento (in genere la madre), forse non hanno lividi o graffi, ma vengono emotivamente devastati. E il dolore, l’angoscia e la rabbia per quel trauma non passeranno, nemmeno da adulti”.

È degli ultimi giorni la notizia del conferimento di un riconoscimento di carattere internazionale da parte dell’Accademia delle Arti e delle Scienze filosofiche.

Tra qualche settimana partirà il tour teatrale invernale dedicato a Dante e alle tematiche dell’universo femminile. Un mix, come sempre, di risate, lacrime e amare riflessioni, l’inimitabile cifra stilistica di questa originalissima artista.

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