Nuccio Pepe “Di amori, di libri, di rivolte”. Il 26 giugno a Palermo la presentazione in anteprima
Verrà presentato in anteprima sabato 26 giugno alle ore 18:30 a Palermo ai Cantieri Culturali alla Zisa negli spazi di Arci Tavola Tonda (Capannone 18A – Via Paolo Gili, 4) il nuovo libro di Nuccio Pepe, Di amori, di libri, di rivolte: dialogheranno con l’autore, Laura Anello, Anna cane e Damiano Calabrese. Dopo il successo de Il dubbio (Torri del Vento Edizioni 2010), vincitore di numerosi premi letterari tra cui il prestigioso Premio Pannunzio 2011 per la narrativa edita, e tradotto in tedesco da Metroverlag di Vienna; e La Guerra è della Morte, pubblicato sempre da Navarra Editore nel 2018, Pepe torna in libreria con un appassionante romanzo storico ambientato nel periodo garibaldino. Il libro è già disponibile in tutte le librerie siciliane e su navarraeshop.it, mentre si troverà nel circuito nazionale e sugli store online dall’8 luglio.
Tra il 1860 e il 1866, il contadino Ascenzio e la contessina Cloe intessono un rapporto di appassionata amicizia. La relazione tra i due, in posizioni lontanissime della scala sociale nella Sicilia ottocentesca, si alimenta, da un lato, di una forte attrazione, acuita dalla consapevolezza di non potere dare libero avvio al sentimento; dall’altro, di una curiosità vivace per il mondo delle lettere. A fare da contraltare al tenero rapporto tra Ascenzio e Cloe, il contesto storico descritto con cura: sono anni di rivolte in Sicilia, si è a un passo dall’Unità d’Italia, e Garibaldi in persona, insieme ad altri personaggi realmente esistiti, come il generale Corrao, fa capolino tra le pagine del romanzo: “Di amori, di libri, di rivolte” è un romanzo storico al cui interno la storia d’amore si lega in modo indissolubile con la Storia d’Italia.
“Un romanzo – spiega l’autore – nel quale pur rispettando il più possibile gli eventi del periodo, date e personaggi, nel mio piacere della Storia, con un lavoro di documentazione, mi sono concesso dei momenti di fantasia e di divertissement, con un riferimento ai luoghi della mia infanzia (il paese di Buonpietro in provincia di Palermo e i suoi dintorni da cui proviene il protagonista) a personaggi reali, ad amici, a libri e autori che mi hanno segnato nel corso della vita, oltre che ad intrecciare la storia dei due protagonisti con fatti e luoghi reali. Spero che il lettore possa gustare sia il lato storico che l’aspetto di fantasia del racconto, condividendo l’importanza della Storia nel nostro essere nell’oggi, dell’amore nella vita di ognuno, dei libri come stimolo alla conoscenza”