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‘L’Anima dei pupi’, la mostra fotografica di Alessandro Ingoglia a Mazara del Vallo

Il 5 novembre alle ore 16, presso la Sala La Bruna del Collegio dei Gesuiti in piazza Plebiscito a Mazara del Vallo verrà inaugurata la mostra fotografica ‘L’Anima dei pupi’ di Alessandro Ingoglia. Con l’occasione la curatrice Carla Messina dialogherà con l’autore per la presentazione del libro omonimo edito dalle Edizioni Museo Pasqualino. La mostra ha il patrocinio del Comune di Mazara del Vallo, ed è promossa dall’associazione fotografica West West West. Interverranno il sindaco, Salvatore Quinci, e Carlo Lamia, presidente dell’associazione West West West.

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‘Se vuoi raccontare una storia, con una compagnia di pupi o di marionette o in un romanzo, attraverso la scrittura, o in qualunque altro modo, e vuoi che la gente ti creda, e ti ascolti, e si lasci sedurre, devi saper fare tutte queste cose insieme: essere un falegname, un fabbro, un sarto, un pittore, un attore, un musicista, un regista, un drammaturgo, un architetto. Un puparo è la somma di tutti questi artigianati, e ognuna di queste abilità è necessaria per allestire e mettere in scena compiutamente il gioco di illusionismo di qualsiasi narrazione.

Le foto di Alessandro Ingoglia che avete ora tra le mani, di questa lezione che non ho più dimenticato documentano ogni passaggio. E proprio sulle mani si soffermano, sulla loro consapevolezza tramandata di generazione in generazione, sulla loro intelligenza, un’intelligenza più vera e silenziosa di quella del linguaggio, perché è un’intelligenza dell’esperienza e del- la pratica che ci ricorda la verità più semplice di tutte: che ogni arte è sempre un artigianato. E che sono le mani a custodire, e a trasmettere, le storie.

Ma a guardarle bene, ci si accorge che queste foto non si limitano all’esteriorità̀, sanno suggerirci anche i segreti, di queste mani, i loro doppifondi, quell’impasto misterioso di sogno e di vita, di memoria e di estro, che è così difficile da riconoscere e da restituire, da fermare su un fotogramma.

Alessandro Ingoglia interroga le mani di Salvo, le scruta, le pedina e, scatto dopo scatto, squaderna davanti ai nostri occhi la quotidiana intimità di questo mestiere secolare. L’ambiente dove Salvo vive e lavora. Le presenze che lo abitano: un cane, i figli, le tante teste di legno appese a una stecca con dei chiodi. Teste di paladini, di saraceni, di amazzoni, di pupi in paggio; ma anche di diavoli, serpenti, ippogrifi, angeli e giganti. E poi spade, e scudi, e bandiere con le mezze lune: parti di armature, un cumulo di gambe e braccia su un tavolaccio, il banchetto e gli strumenti di lavoro. Un martello, una cesoia, la colla. Un fornelletto da campo. Il filo di una lampadina. Le vecchie mattonelle del pavimento. I muri affollati di antenati. Una copertina del Radiocorriere. Una radio a transistor. Un articolo di giornale. Uno spicchio del Capo oltre la porta”.

Fabio Stassidalla Prefazione de L’Anima dei pupi

‘Quando si costruisce un pupo, per un Puparo è come avere un altro figlio, solo così gli si può donare l’anima durante lo spettacolo, perché di quel “figlio” conosci tutto.

L’anima dei pupi è un progetto fotografico che va nel profondo di un’arte antica che dura da circa due secoli. Un’arte che si tramanda da padre in figlio.

L’anima dei pupi è uno spaccato di Palermo e di una delle sue più antiche tradizioni: come nasce e prende vita un pupo siciliano attraverso le sapienti mani di Salvatore Bumbello. Salvatore ha imparato questo lavoro fin da bambino, prima giocando e poi aiutando il padre Luciano: quando è rimasto orfano, a soli 17 anni, ha preso in carico le sorti dell’attività familiare.

Salvatore è un moderno Geppetto o Mangiafuoco che si prende cura di ogni sua marionetta, fino a donargli l’anima. Dal 2001 L’opera dei pupi è entrata a far parte del patrimonio Culturale Immateriale Unesco.

Salvatore, con la sua famiglia, tiene in vita l’opera dei pupi e tenta di innovarla: oltre ad essere l’esponente più giovane di questa arte a Palermo, infatti, mette in scena il ciclo classico delle avventure dei cavalieri di Francia al tempo di Carlo Magno, ma crea anche nuovi pupi per storie originali e inedite, che coinvolgono pure altre tradizioni, come quella del melodramma.

Salvatore, da maestro puparo, coinvolge in questa attività i suoi figli e alcuni nipoti facendo sì che un domani possano portare avanti e sviluppare la tradizione familiare e la sua compagnia “Opera dei pupi Brigliadoro”.

Alessandro Ingoglia

LA MOSTRA

La mostra L’Anima dei pupi è un estratto dell’omonimo libro fotografico. 30 foto scelte insieme a Carla Messina tra le 115 che compongono il libro e il lavoro nella sua interezza. 30 foto che si articolano, come il libro, in due capitoli: “La bottega” con foto in Bianco e Nero e “La messa in scena” con foto a colori. il duplice linguaggio cromatico che solitamente non viene mischiato nell’ambito di un unico lavoro fotografico è una scelta autoriale ben precisa: il bianco e nero rappresenta la mancanza di un’anima che in modo embrionale viene trasferita durante la costruzione con il legno e il metallo grezzo devono essere modellati e forgiati. Con la messa in scena il puparo dona ai suoi pupi, una voce, un carattere, il movimento, li rende vivi donandogli un’anima, Il colore esprime quindi il passaggio alla vita che si materializza durante lo spettacolo e che dura sempre un tempo limitato c e si ripete più e più volte con avventure e storie sempre diverse, come la vita stessa.

NOTE BIOGRAFICHE

Alessandro Ingoglia nasce a Palermo nel 1976 e fin da bambino ho mostra una propensione all’arte che lo porta a toccare il disegno, la pittura, la musica e adesso la fotografia.

A 14 anni, impugnando per la prima volta quella del nonno, scopre la chitarra e da lì in poi la musica e la chitarra diventano la sua vita, frequenta nel conservatorio della sua città e di Trapani poi, i corsi di chitarra classica e composizione. A 18 anni, per la maturità, riceve in regalo la sua prima vera macchina fotografica che ha fatto da registratore di ricordi per tanti anni: una Olympus OM10!

Nel 2003 un problema della mano lo costringe a rinunciare completamente alla musica e la sua creatività si sposta sulla fotografia che diventa una forma di linguaggio e di espressione artistica. Comincia a guardare il mondo con occhi nuovi e a studiare sui libri i grandi maestri della fotografia da Bresson a Koudelka, da Webb a Robert Frank, e a seguire corsi (in particolare quelli diPALERMOFOTO) e workshop con fotografi e fotoreporter di livello internazionale (tra i quali Fausto Podavini, Patrice Terraze, Letizia Battaglia, Sandro Iovine) che gli hanno permesso di migliorarsi non solo nella tecnica ma anche nel linguaggio. Predilige la fotografia che gli permette di raccontare qualcosa e per questo ama andare per strada e aspettare che una storia si presenti ai suoi occhi. Fa sua una frase di Charles Harbutt: “Non sono io a trovare le foto, sono loro a cercare me…io devo solo assicurarmi di avere la pellicola nella macchina ed essere pronto. Oggi oltre ad occuparsi di reportage, ha cominciato il cammino verso un linguaggio fotografico più intimo e riflessivo scegliendo come mezzi espressivi la pellicola e le cosiddette toy-cameras con la quale ha prodotto il progetto ”Punti di fuga” commissionato nel 2022 dall’Ancona Foto Festival ed esposto presso la Mole di Ancona Vanvitelliana dal 2 luglio al 28 agosto per il ciclo Frontiere.

Nel 2016 vince il concorso di National Geographic “Diario di viaggio” con un reportage sulla Cina e da lì riceve altri riconoscimenti Nazionali ed Internazionali. L’Anima dei pupi, sia in forma di portfolio che in forma di dummie (libro non ancora pubblicato e/o autoprodotto), ha ricevuto diversi riconoscimenti internazionali con relative esposizioni come il Kolga Tbilisi Photo Awards, Il MIFA (Moscow International Fotography Awards), TIFA (Tokyo International Fotography Awards), PX3 (Paris International Fotography Awards).

Ha esposto i suoi lavori in esposizioni collettive e personali, tra le più recenti in Italia:

ANCONA FOTO FESTIVAL Punti di fuga Mole Vanvitelliana, Ancona JULY 2 – AUGUST 28 – 2022

CENTRO INTERNAZIONALE DI FOTOGRAFIA DONNE Cantieri Culturali alla Zisa, Palermo 4-19 DECEMBER – 2021

MEDITERRANEO EXHIBITION By EVCR L’Anima dei pupi Casale Papandrea, Fiumefreddo (CT) AUGUST 31 – SEPTEMBER 02 – 2017

MEDITERRANEO EXHIBITION By EVCR CHINA Pala Congressi, San Benedetto del Tronto SEPTEMBER 29 – OCTOBER 31 – 2017

CHINA Associazione 2.8 Grottaglie (TR) DECEMBER 9-20- 2017

CHINA Mondadori Media Store, Palermo MAY 7 – 19 – 2017

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