Con uno sconforto comprensibile, ma senza vittimismo, il musicista marsalese Gino De VIta, tra i più intensi e geniali del territorio, che vanta numerosissime esperienze all’estero, lascia la città, per cercare fortuna altrove.

“Una decisione presa ormai da tempo, quella di lasciare la mia città, e a qualche ora dalla partenza ho un magone. Sono contento di andare, ma amareggiato; non mi aspettavo onestamente alla mia età di dover fare questa scelta, dopo aver fatto esperienza in tutta Europa. Devo ripartire da zero. Le motivazioni? Lo dico per molti amici che continuano a chiedermi: io sono stato una persona che ho dato tanto a questa città senza pretendere di ricevere; una cosa, però, è dirlo a 30 anni e una cosa è dirlo a 50, quando una piccola aspettativa onestamente è lecito averla. Sono amareggiato perché ho visto Marsala imbruttire, in caduta libera, perché nonostante le iniziative e i vari eventi, non c’è un programma culturale vero e proprio e, senza dare colpe alle Amministrazioni, dico che è un problema culturale legato anche alle persone che non sono reattive e si accontentano di un territorio che dà poco, e parlo del mio segmento lavorativo, di artista e musicista. Non è una città capace di scommettere sui propri figli, prendere le decisioni, e capire che ci sono stati dei professionisti qui che in qualche modo hanno contribuito a rendere la città più bella: dall’insegnamento all’organizzazione di numerosi eventi, tra cui il Jazz festival, in cui ero coinvolto già a 17 anni, io ho dato. Detto questo non voglio esternare solo negatività. Spero che molti dei giovani che vivono qui possano assistere a un risveglio e dare voce e forza a chi nella vita sa fare questo, e non avere una città relegata a feste di quartiere che non danno nulla. Siate sempre orgogliosi e ‘presuntuosi’. Non cedete a nessun tipo di fascino, i professionisti devono stare con i professionisti e chi fa arte in maniera amatoriale, certamente in modo dignitoso, deve farlo in maniera amatoriale. Auguri a tutti, di una bella energia e di voglia di andare avanti, per scommetterci sempre”.