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Tutti i musei su Wikipedia | Il Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino aderisce all’iniziativa

Il Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino ha deciso di aderire a“Tutti i musei su Wikipedia”, l’iniziativa che accompagna e sostiene le istituzioni culturali nel diventare protagoniste dell’accesso “open” al patrimonio culturale italiano, collaborando con Wikipedia, Wikidata, Wikimedia Commons e gli altri progetti Wikimedia. Il museo non sarà solo uno dei primi in Sicilia ad entrare a far parte del progetto ma diventerà anche un caso di studio a livello nazionale, all’interno di una ricerca condotta da Wikimedia Italia in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” dell’Università di Torino.Prima pratica culturale italiana ad essere iscritta dall’UNESCO nella lista dei “Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, l’opera dei pupi siciliani ha trovato una casa nel Museo intitolato ad Antonio Pasqualino, che raccolse il primo nucleo della collezione. Oggi ospita al suo interno una collezione di oltre 5.000 opere, fra marionette, burattini, ombre, automi e macchine sceniche provenienti da tutto il mondo. “Tutti i musei su Wikipedia” si rivolge a oltre 3.000 istituzioni culturali italiane e le invita a collaborare con Wikipedia e i progetti Wikimedia, accompagnandole gratuitamente nell’elaborazione di una Open Access Policy e nella pubblicazione di una selezione di immagini e documenti con strumenti e licenze libere. L’iniziativa, promossa da Wikimedia Italia, in collaborazione con ICOM Italia, Creative Commons Italia e il Dipartimento di Economia e Statistica “Cognetti de Martiis” dell’Università di Torino e il co-finanziamento di Wikimedia Foundation, si rivolge a tutti i musei del territorio italiano, che grazie a questa collaborazione possono raggiungere nuovi visitatori e studiosi attraverso internet. “Siamo davvero felici dell’adesione del museo Antonio Pasqualino e del suo ruolo attivo nel promuovere l’apertura del patrimonio culturale italiano – spiega Iolanda Pensa, Presidente di Wikimedia Italia – Ci auguriamo che questo nuovo esempio di museo attento alla partecipazione e alla fruizione dei contenuti culturali sia un modello per incoraggiare altre istituzioni a sostenere e implementare l’open access.” “Da sempre, la parola chiave del nostro museo è condivisione. Una pratica virtuosa – osserva Rosario Perricone, direttore del Museo Internazionale delle marionette Antonio Pasqualino – che abbraccia tutti i campi della cultura: dagli spettacoli, ai convegni, alle mostre, fino alla fruizione libera di notizie e immagini online e accessibili a tutti. Non potevamo pertanto non aderire con convinzione al progetto, felici ancora una volta di essere tra le realtà apripista. Diventando un caso studio, ci auguriamo di contribuire a dimostrare l’importanza della fruibilità anche online del patrimonio culturale, in modo da abbracciare un pubblico sempre più vasto di appassionati, di studiosi. Ma anche per intercettare l’interesse di chi, a ogni età, si imbatta per la prima volta nella nostra collezione. Iniziative come queste, al museo Pasqualino saranno sempre le benvenute“. Non c’è solo Wikipedia, l’enciclopedia collaborativa, nella proposta di Wikimedia Italia per rendere i musei accessibili a tutti. Chi parteciperà potrà scoprire e contribuire a Wikimedia Commons – la più grande raccolta di file multimediali al mondo che già ospita oltre 90 milioni di immagini liberamente utilizzabili – e Wikidata – il database collaborativo utilizzato anche dai più importanti motori di ricerca. Questi strumenti permetteranno a musei, ecomusei, siti archeologici, parchi e fondazioni di rendere accessibili online le proprie collezioni.  Non serve essere esperti di copyright per partecipare a “Tutti i musei su Wikipedia”. All’interno del progetto, Wikimedia Italia offre alle istituzioni che decidono di aderirvi un aiuto concreto: ai musei viene chiesto di fornire una selezione di dati, testi e immagini delle proprie collezioni, mentre Wikimedia Italia, grazie al coinvolgimento dei volontari dei progetti, li caricherà su Wikimedia Commons e Wikidata e li metterà a disposizione anche per arricchire le voci di Wikipedia.Per partecipare è sufficiente seguire le indicazioni che si trovano su https://www.wikimedia.it/musei. Dal sito di Wikimedia Italia si accede al percorso guidato (https://glams.wmcloud.org/) e ad una pagina di domande e risposte relative all’iniziativa. È possibile, inoltre, contattare Wikimedia Italia per ulteriori informazioni all’indirizzo musei@wikimedia.it.

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