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#Pensieriemozioni di Irene Catarella – Sull’Intelligenza Artificiale (IA)

Chi siamo? Non dovremmo mai smettere ogni giorno di pensare alla nostra identità di esseri umani, unica, inimitabile, originale, mai scontata, sempre imprevedibile, creativa, emozionante, riflessiva, appassionata, etc… Poter minimamente immaginare che l’Intelligenza Artificiale possa sostituire l’essere umano, è davvero assurdo! Sicuramente nel campo medico l’IA ha dato e potrebbe dare il suo contributo, ma è diverso poter credere che un robot costruito in modo meccanico possa essere uguale a noi. In un servizio televisivo ho visto un androide che dirigeva un’orchestra: mosse perfette, ma impossibile per lui interagire fattivamente con i musicisti per correggere eventuali errori e quindi permettere loro di migliorare le loro prestazioni. È evidente che solo una persona che vede, sente, si muove con cuore e mente in sinergia, con un’anima che la dota di spiritualità ed elevazione, può vibrare con le note musicali e con chi le produce attraverso i propri strumenti. Non ci sono parole quello che un essere umano è. Credo che in questo caso vengano in aiuto dei miei neologismi poetici come #corpoanima ed #esseresenza. E per questo motivo che vi riporto alcuni versi della mia poesia #Consapevoleumano, tratta dal mio libro #Cantoanima, nella quale affermo qualcosa su cui voglio invitarvi a riflettere: Non siamo #robotmetalli semplici automi/ ma #carneinverbata tuonante emozioni. Non dimentichiamoci mai e portiamo avanti la creatività che esprime un’interiorità di noi umani in carne e ossa.Ps: Ricordatevi che quando leggete le mie poesie, l’# va letto solo nel titolo, mentre all’interno dei versi è solo un segno grafico per ricordare le parole chiave.

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