Criminalità e genetica. Lo psichiatra forense trapanese Nicolò Renda intervistato da scenacriminis.com
Una lunga intervista allo psichiatra trapanese Nicolò Renda è stata pubblicata nei giorni scorsi da scenacriminis.com, uno dei maggiori siti italiani che raccoglie una community sulle scienze forensi che raccoglie news, approfondimenti, curiosità e contributi su criminologia, criminalistica, cronaca nera e diritto.Scenacriminis.com traccia un breve profilo biografico del professionista trapanese, allievo del criminologo Francesco Bruno, e lo intervista su alcuni dei temi più complessi, ma anche tra i più indagati della criminologia, fin dagli studi dei primi anni del secolo scorso: il legame tra biologia, genetica e il profilo di un assassino. Nicola Renda restituisce al lettore di Scenacriminis.com, in sintesi, alcune delle tracce più interessanti per comprendere i meccanismi che collegano genetica e criminogenesi, senza però trascurare gli aspetti psicologici, sociologici e psichiatrici che sono all’origine di alcuni delitti. Un beve estratto dell’intervista: «Ho iniziato ad interessarmi di aspetti criminologici e quindi di Criminologia intorno al 2005 quando, per caso, incontrai il professore Francesco Bruno durante un convegno a Roma. Scattò una reciproca simpatia che ci portò ad instaurare un rapporto di grande stima, amicizia e proficua collaborazione. Divenne il mio mentore. […] Nel corso del mio lavoro il caso che mi ha più colpito, anche perché vissuto in prima persona, è stato l’omicidio a Perugia della cittadina inglese Meredith Kercher di cui furono accusati Rudy Guede, Raffaele Sollecito e Amanda Knox. Ancora oggi mantengo i contatti con Sollecito […]».Qui potete leggere l’intervista integrale su scenacriminis.com