Tornano i seminari di Multiversity. Opera dei pupi, al secondo tavolo tematico si parla di salvaguardia dell’artigianato. E nel weekend, la Notte europea dei Musei
Entra nel vivo il nuovo ciclo di seminari del Museo Pasqualino, Multiversity – Un itinerario tra i confini dei media e dei nuovi ecosistemi culturali, ideatoda Stefano Montes (Università di Palermo).
L’obiettivo è incrociare sguardi e trascorsi diversi, ma convergenti, tra studiosi e professionisti del settore, per riflettere sugli aspetti semiotici e antropologici relativi alle reti di comunicazione e di significazione interculturali. Ci si soffermerà sugli effetti che queste reti hanno sugli individui, sulla percezione del proprio sé e sui relativi cambiamenti sociali in corso nel mondo contemporaneo.
Anche questa settimana, doppio appuntamento al Museo martedì 9 maggio dalle 10 alle 13 con la sessione, diretta da Davide Truchlec, Il concetto di Spazio, tra cinema e videogioco. Interverranno Gaetano Sabato e Claudio Cugliandro.
Mercoledì 10 maggio, ancora al Pasqualino dalle 9 alle 13, una nuova sessione ancora diretta da Davide Truchlec, Horror Found Footage: tra realtà e finzione e l’intervento di Marco Grifò.
Rete dell’Opera dei pupi, secondo appuntamento con i tavoli tematici
Sono tre i tavoli tematici organizzati dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS come referente della Rete italiana di organismi per la tutela, promozione e valorizzazione dell’opera dei pupi.
In occasione dei tavoli, si discuterà con l’obiettivo di tradurre in azioni concrete le raccomandazioni individuate nel Piano delle Misure di salvaguardia, che l’Associazione ha redatto nel 2020 per il Ministero della Cultura e che nel 2022 ha ricevuto dal Consiglio d’Europa lo European Heritage Award / Europa Nostra Award.
I tavoli tematici nascono per rafforzare il legame tra gli attori del processo di tutela di un patrimonio comune preziosissimo, che deve ancora fronteggiare molte sfide, e contribuiranno alla definizione di un piano strategico particolareggiato.
Il secondo appuntamento, mercoledì 10 maggio alle 15 al Museo delle Marionette, affronterà il tema L’Opera dei pupi: trasmissione, protezione e preservazione.
La prima e fondamentale modalità di trasmissione dell’Opera dei pupi è la pratica performativa stessa, secondo una scansione che oggi coniuga le attività “regolari e continuative” delle compagnie con l’organizzazione di eventi e rassegne e le più recenti attività di sensibilizzazione e trasmissione. Parallelamente alla salvaguardia del processo di trasmissione, alcune misure di protezione e preservazione sono necessarie per dare impulso ad attività normative e individuare strumenti di sostegno anche economico. Il sostegno all’artigianato è una condizione essenziale alla trasmissione dell’Opera dei pupi nei suoi tratti costitutivi. Nel corso di questo secondo appuntamento verrà anche affrontato il tema della tracciabilità e della tutela degli oggetti patrimonio delle compagnie e delle collezioni, della tutela degli spazi culturali, della proprietà intellettuale collettiva a beneficio dei pupari, dei valori culturali della comunità sono fondamentali per preservare il vivo patrimonio dei pupari siciliani.
Giuseppe Langella presenta la raccolta di poesie Pandemie
Proseguono gli incontri mensili della Società Dante Alighieri di Palermo.
Mercoledì 10 maggio, alle 18 al Museo delle Marionette, sarà presentata la raccolta di poesie Pandemie, di Giuseppe Langella, già docente di letteratura italiana contemporanea all’università Cattolica di Milano. Converseranno con l’autore Roberto Deidier eDonatella La Monaca.
Riecco la Notte Europea dei Musei, visite e spettacolo al Pasqualino
Torna anche quest’anno la Notte europea dei musei: sabato 14 maggio, dalle 19 alle 24, il Museo delle Marionette sarà aperto di sera per un viaggio tra teatro, arte e patrimonio culturale immateriale UNESCO.
Ogni mezz’ora, a partire dalle 19 (ultimo ingresso alle 23.30), i visitatori potranno accedere alle sale espositive e scoprire o riscoprire autonomamente la collezione del Museo che ospita oltre 5.000 opere, dall’Italia e dall’estero.
Tra queste, la più vasta collezione di pupi siciliani e i materiali utilizzati nelle altre tradizioni del teatro di animazione che sono state dichiarate dall’UNESCO “Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”: il Ningyo Johruri Bunraku giapponese, il Wayang Kulit indonesiano, lo Sbek Thom cambogiano, il Namsadang Nori – Kkoktu-gaksi Norum coreano, il Karagöz turco e le Rūkada Nātya dello Sri Lanka. Sono inoltre in mostra le marionette e le scenografie create da artisti contemporanei quali Tadeusz Kantor, Enrico Baj e Renato Guttuso nonché le figure animate di diversi Paesi del mondo tra cui Vietnam, Cina, Myanmar, India, Corea.
Alle 21.15, sarà inoltre messo in scena uno spettacolo tradizionale di opera dei pupi siciliani.
Ecco il programma in dettaglio:
– ingresso al Museo: fino a 40 persone, ogni mezz’ora, dalle 19 alle 23.30. Biglietto: 3 euro a persona;
– spettacolo di opera dei pupi: ore 21.15. Biglietto: 10 euro a persona. Massimo 75 persone.
Domenica al museo, il laboratorio su marionette e riciclo
La domenica è il giorno che, ormai per tradizione, il Museo Pasqualino dedica ai piccoli visitatori e alle loro famiglie. A cominciare dal mattino, con la rassegna, nuova di zecca, Domenica al Museo. Fino al 28 maggio, tutte le domeniche, al Museo prenderà il via un ricco programma in cui si alterneranno laboratori, spettacoli, letture ad alta voce di fiabe, racconti e avventure.
Domenica 14 maggio, sempre alle 11, sarà la volta del laboratorio Enrico Baj: marionette e riciclo. Era il 1990 quando Enrico Baj realizzò un’importante collaborazione col Museo internazionale delle marionette, portando in scena lo spettacolo Le bleu-blanc-rouge et le Noir, in occasione del XIV Festival di Morgana. L’opera, tratta da un libretto dello scrittore inglese Anthony Burgess, fu arricchita dalle musiche di Lorenzo Ferrero, le scene, la regia e l’animazione di Massimo Schuster. Le marionette, appositamente create dall’artista per lo spettacolo, sono dei veri e propri assemblaggi di materiale riciclato; figure stilizzate e grottesche a cui i bambini potranno ispirarsi per esprimere la propria creatività.
Costo del biglietto: 5 euro
Torna al programma completo: https://bit.ly/3XkSBMF
Argante e Tancrediad Acireale, con la Compagnia Grasso
Nuovo spettacolo della rassegnaDomenica al teatro della Compagnia Opera dei pupi Turi Grasso in collaborazione con il Museo Pasqualino, ospitata dal Comune di Acireale.
Domenica 14 maggio alle 19.45, alla sala teatro della parrocchia San Giovanni Bosco di Acireale (Via Castelnuovo Don Bosco, 138) sarà la volta dello spettacolo Duello tra Argante e Tancredi, liberamente tratto dalla Gerusalemme liberata di Tasso e dalla tradizione dell’Opra dei Pupi di Acireale.
La fede e i timori di Goffredo di Buglione sono contrapposti alle mire di Armida, figlia del re di Damasco, che induce allo scontro i Crociati con la sua bellezza e la sua malvagità.
Rinaldo d’Este, invaghitosi della bella regina, uccide il valente Gernando ed è allontanato dal campo da Goffredo. Il mago Ismeno intanto, con l’aiuto del maligno, fa un incantesimo al bosco di Saron, nei pressi di Gerusalemme, per impedire ai guerrieri cristiani di ricostruire le macchine da guerra distrutte da Solimano, Argante e Clorinda. Questa, durante l’incursione, morirà per mano del suo inconfessato amore Tancredi.
Il programma completo al link: https://bit.ly/43WBTHN
Tutti gli spettacoli sono realizzati con il contributo del Ministero della cultura – Servizio II Ufficio UNESCO -Legge 20 febbraio 2006, n. 77 – Misure speciali di tutela e fruizione dei siti italiani di interesse culturale, paesaggistico e ambientale, inseriti nella “lista del patrimonio mondiale”, posti sotto la tutela dell’UNESCO. Progetto: “L’opera dei pupi siciliani: pianificazione strategica, trasmissione, valorizzazione”.
Compagnia Turi Grasso. La compagnia, che opera da quasi sessant’anni, fu fondata da Turi Grasso (Acireale, 1933) agli inizi della sua attività artistica di puparo, nel 1963. Dopo aver svolto molteplici lavori nel campo dell’artigianato, all’età di sedici anni Turi si accosta per la prima volta all’Opera dei pupi, assistendo agli spettacoli del puparo Emanuele Macrì, ad Acireale. Ben presto il giovane inizia a lavorare come manovratore con Macrì ed emerge la sua vocazione per l’Opera dei pupi. Egli partecipa a numerose tournée in Italia e all’estero al fianco del maestro da cui apprende l’arte. Dopo dieci anni di collaborazione, Turi decide di mettersi in proprio. Costruisce i materiali di scena aiutato dalla moglie Venera e nel 1963 inizia a rappresentare gli spettacoli con la sua compagnia. Oggi il gruppo di manovratori e collaboratori che compone la compagnia coinvolge prevalentemente la famiglia di Turi, cui cugini e i nipoti, tutti membri dell’Associazione che affiancano il Maestro sia in spettacoli di tradizione ma che di nuova concezione.
Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo
Un punto fermo nella programmazione del Museo Pasqualino: l’appuntamento quotidiano con i pupi.
Dalla penna di Giusto Lo Dico, gli episodi della Storia dei paladini di Francia rivivono ogni lunedì alle 11, da martedì a sabato alle 17 nella sala teatro del Museo.
Colpi di scena, prodigi, incantamenti e duelli, ma anche personaggi come Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi accoglieranno il pubblico di tutte le età con un’unica indicazione: vietato non sognare.
Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)