Tra le tante cose stravaganti che ho fatto nella mia vita questa secondo me le supera tutte. Da un anno lavoro a questo progetto. La realizzazione di uno spazio cittadino che possa essere sia un momento di incontro tra le culture differenti e sia un momento di espressione delle arti e delle culture popolari attraverso il teatro di figura. Credo che sia il museo più povero del mondo visto che lo stiamo realizzando raccattando scatoloni e colorandoli, ma è il museo più ricco di materiale antropologico proveniente da diverse parti del mondo. E tutto quanto realizzato con la forza di chi ha creduto in questo progetto auto tassandosi. Quindi non dobbiamo dire grazie né allo Stato e né alla Chiesa. Spero che l’inaugurazione possa avvenire giorno 19 giugno. Sono fiero ed orgoglioso di ciò che può rappresentare, sono fiducioso che possa essere interessante e che possa essere un punto di riferimento per laboratori e per incontri di studio. Quindi per grandi e per piccini. L’associazione si chiama ‘Finestre sul mondo’ ed anche il progetto. Sono fiducioso e il sacrificio di quanto stiamo facendo sarà ripagato dalla affluenza della gente che verrà a vedere il Teatro dei Pupi, gli spettacoli musicali, le rassegne video e cinematografiche, gli incontri di geo politica internazionale, e soprattutto per poter concepire un mondo di pace sostenuto proprio dal fatto di essere composto da un mosaico di culture differenti. Ci trovate in via Sibilla, 36.
Salvatore Inguì