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Santa Ninfa: l’impegno contro la violenza sulle donne e per l’educazione

Non è stata solo una manifestazione contro la violenza sulle donne, ma l’occasione per rivendicare una vera, e piena, parità tra i sessi. Si è quindi andati oltre la retorica della rituale celebrazione di una giornata, quella internazionale contro la violenza di genere appunto, ma si sono poste le basi per azioni mirate: per costruire percorsi educativi e formativi, anzitutto. Lo ha scolpito con parole chiare, al termine di «Basta tacere!» (questo lo slogan usato come tema per l’incontro di sensibilizzazione che si è tenuto domenica nella sala consiliare), Silvana Glorioso, esperta del Comune per le politiche sociali: «All’amministrazione comunale chiediamo di farsi carico dell’apertura di uno sportello di ascolto e supporto per le donne vittime di violenza». Un invito prontamente raccolto dal sindaco Giuseppe Lombardino. E nella breccia aperta ha avuto gioco facile ad infilarsi Liliana Giacalone, presidente di «Sapori & saperi», l’associazione organizzatrice della manifestazione, disposta a portare avanti processi di crescita e riscatto rivolti anzitutto alle donne, ma non solo alle donne, perché, come hanno ricordato diversi relatori, c’è molto da lavorare anche sugli uomini. La senatrice Cinzia Leone, vicepresidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, si è resa disponibile a supportare le iniziative che saranno intraprese. Proprio la Leone ha in qualche modo indirizzato l’incontro, non limitandosi a fare il punto sul lavoro portato coraggiosamente avanti dalla commissione, ma centrando il suo intervento sulle questioni calde della grammatica emozionale e degli squilibri ancora esistenti tra i generi: nel lavoro, nella società, nella famiglia. E non mancando di ricordare il ruolo fondamentale dei centri antiviolenza, «a cui – ha detto – bisogna fare arrivare i soldi appositamente stanziati in maniera celere; se è il caso – ha aggiunto – anche bypassando le regioni e trasferendo tale competenza ai comuni».
Michele Simplicio, componente dell’Associazione italiana giovani giuristi, ha elencato i passaggi normativi che hanno contributo a contrastare la violenza sulle donne. Un videomessaggio della senatrice Valeria Valente, presidente della commissione parlamentare d’inchiesta sul femminicidio, ha ribadito quanto sia ancora lunga la strada da percorrere per giungere ad una reale parità tra i sessi. Un altro messaggio, di Margherita Ferro, consigliere di parità della Regione Sicilia, ha invitato tutti a continuare nel lavoro intrapreso. La psicologa Giusy Agueli, presidente dell’associazione «Palma vitae», avvalendosi della testimonianza toccante di una donna che ha attraversato lungamente il tunnel del dolore prima di “rinascere” a nuova vita, ha ricordato ai presenti il valore terapeutico della parola, dell’arte, del teatro.
Il lato prettamente artistico della manifestazione è stato appannaggio dell’attivista dei diritti civili Sonia Giambalvo, che ha aperto l’incontro con un suo denso e toccante monologo, accompagnato alla chitarra da Mimmo Nicastro. E poi della poetessa Bia Cusumano e della pittrice Susanna Caracci, che hanno dato, rispettivamente, voce e forma pittorica alla specificità femminile. A moderare i lavori è stato il giornalista Vincenzo Di Stefano, che ha invitato a non parlare mai di delitto d’onore quando si tratta di femminicidi.

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