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Teatro

I pupi antimafia fanno tappa a Santo Stefano di Quisquina ed Enna. Continua la collaborazione con il Teatro Bastardo e, per Le Vie dei Tesori, il laboratorio per i bimbi sul misterioso teatro di ombre

Due nuove tappe per il progetto di circuitazione regionale promosso dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS / Museo internazionale delle marionette Antonio Pasqualino, che coinvolge i pubblici di 15 comuni di 6 province siciliane.

Filo conduttore è il tema della legalità, come lotta alla mafia ma anche alla violenza di genere attraverso la messa in scena di spettacoli che vedono protagoniste le vittime della mafia, da un lato, e le figure femminili, dall’altro con l’obiettivo comune di contribuire ad affermare nuovi modelli e nuove figure eroiche e sensibilizzare alla legalità e al rispetto dell’altro. Gli spettacoli saranno preceduti da incontri aperti durante i quali ogni compagnia si soffermerà sulla genesi dello spettacolo e le vicende dei personaggi, e presenterà la tradizione dell’Opera dei pupi attraverso tecniche, i repertori, il pubblico tradizionale, i diversi stili.

Questa settimana, doppio appuntamento. Mercoledì 18 ottobre alle 11 alla Chiesa Madre di Santo Stefano di Quisquina (Agrigento), dopo l’incontro didattico Il mestiere del puparoAngelo Sicilia e i suoi pupi antimafia metteranno in scena Storia di Rosario Livatino. Un giudice perbene.
Venerdì 20 ottobre alle 10.30 sarà la volta di Enna: al teatro comunale, sempre dopo l’incontro didattico, ancora Angelo Sicilia metterà in scena lo spettacolo Padre Pino Puglisi. Un prete contro la mafia.

L’iniziativa è realizzata dall’Associazione per la conservazione delle tradizioni popolari – ETS con il contributo della Regione Siciliana – Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo e in collaborazione con il Ministero della Cultura – Direzione Generale Spettacolo dal vivo e con il patrocinio dei Comuni di Santo Stefano di Quisquina ed Enna.

Museo Guatelli, Perricone parla di larari della memoria contemporanea

Si chiama Ci sono case che sono musei, ci sono musei che sono case il convegno organizzato dal Museo etnografico Ettore Guatelli (Bellafoglia a Ozzano Taro, Parma) venerdì 20 e sabato 21 ottobre. Ai lavori parteciperà anche il direttore del Museo delle Marionette, Rosario Perricone, parlando di MuseCase: larari della memoria contemporanea.

Legata a doppio filo al convegno – in uno dei luoghi più suggestivi d’Italia, in cui sono custoditi memoria e oggetti di vita contadina – l’installazione frutto di dialoghi fra artisti, l’anima del Museo Guatelli e sguardi etnografici sul mondo domestico.

Il Museo Pasqualino partner del Teatro Bastardo

Anche quest’anno il Museo Pasqualino è partner del Festival Teatro Bastardo, che si concluderà martedì 24 ottobre.
Teatro Bastardo coltiva un’idea di teatro radicale, interdisciplinare e plurale, aperto alle realtà attive nel tessuto sociale e culturale cittadino, attraverso la ricerca di forme di creatività meno visibili, di nuovi formati e linguaggi. Tutto il programma su www.teatrobastardo.org

Visite guidate, laboratori, spettacoli: riecco al Museo Le vie dei tesori

Visite guidate, laboratori e spettacoli per i più piccoli, la tradizionale opera dei pupi e una mostra di burattini e marionette unica e affascinante. Anche il Museo Pasqualino aderisce alle Vie dei tesoricon un programma ricchissimo e per tutta la famiglia.

Sabato e domenica ottobre, il Museo sarà aperto dalle 10 alle 18, con visite guidate di 30 minuti (massimo 30 persone a volta).

Visitarlo significa esplorare una raccolta di oltre 5.000 pezzi, fra marionette, pupi, burattini, ombre, attrezzature sceniche e cartelloni provenienti da tutto il mondo. Tra questi, il Museo conserva la più vasta e completa collezione di pupi di tipo palermitano, catanese e napoletano, e numerosi materiali utilizzati nelle altre tradizioni del teatro di figura che sono state dichiarate dall’UNESCO Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità: oltre all’opera dei pupi siciliani, il Ningyo Johruri Bunraku giapponese, il Wayang Kulit indonesiano, lo Sbek Thom cambogiano, il Namsadang Nori – Kkoktu-gaksi Norum coreano, il Karagöz turco e le Rūkada Nātya dello Sri Lanka.

L’opera dei pupi

Tra le altre esperienze da non perdere, ecco gli spettacoli di opera dei pupi, sabato e domenica alle 17 (durata complessiva di 45 minuti, gruppi di massimo 80 partecipanti, costo 8 euro).

Proclamata nel 2001 dall’UNESCO “Capolavoro del patrimonio orale e immateriale dell’umanità”, l’Opera dei pupi è il teatro tradizionale siciliano delle marionette. Con i suoi spettacoli coinvolgeva quotidianamente il pubblico maschile in lunghi cicli incentrati sulle avventure dei Paladini di Francia. Nella leggenda di Carlomagno, Orlando e Rinaldo, diversi temi s’intrecciano intorno alla guerra dei Cristiani e dei Saraceni, determinando un forte coinvolgimento emotivo del pubblico. Sulla scia di una tradizione oramai bicentenaria, gli spettacoli messi in scena riproporranno alcuni dei principali episodi della Storia dei paladini di Francia di Giusto Lo Dico rappresentata nei teatri di Palermo già a partire dal 1800. Sulla scena, i protagonisti indiscussi dell’epopea carolingia, da Carlomagno ai paladini di Francia, nell’epico scontro con i Saraceni.

Ecco i laboratori creativi

E per i più piccoli? Ecco i laboratori creativi per esplorare il Museo delle Marionette e i suoi… abitanti (durata complessiva 60 minuti, gruppi fino a 10 partecipanti, costo 6 euro).

Domenica 22 ottobre alle 11 sarà la volta del laboratorio Il teatro delle ombre. In Asia fiorisce una antica forma di teatro popolare, il teatro delle ombre, di cui due tradizioni sono state riconosciute dall’UNESCO Capolavori del patrimonio orale e immateriale dell’umanità: il Wayang Kulit indonesiano e lo Sbek Thom cambogiano. Realizzate solitamente con pelle animale, le figure policrome del teatro delle ombre vengono manovrate dietro uno schermo da uno o più uomini. Anticamente i soggetti si ispiravano a fatti storici o alla religiosità buddista ma dopo il Seicento compresero anche storie sentimentali, poliziesche, magiche, cavalleresche, mitologiche, soggetti di romanzi popolari e farse. Poiché gli spettacoli delle ombre erano destinati prevalentemente ad un pubblico femminile, essi esprimono spesso il loro punto di vista sulla oppressione di cui le donne sono vittime o presentano eroine capaci di conquistare ruoli maschili. Durante il laboratorio i bambini avranno la possibilità di realizzare un’ombra secondo il codice iconografico del Wayang kulit indonesiano.

Link coupon: www.leviedeitesori.com

Dalla penna di Giusto Lo Dico alla scena: ogni giorno i pupi al Museo

Il miglior modo per tenere in vita un’arte nobile e antica? Praticarla tutti i giorni e condividerla. È questo il senso dell’appuntamento quotidiano e dal vivo con i pupi del Museo Pasqualino, questa settimana da martedì a sabato alle 17in Sala teatro.

Dalla penna di Giusto Lo Dico, autore di Storia dei paladini di Francia, ecco irrompere in scena Carlo Magno, Orlando e Rinaldo, Angelica, il mago Malagigi insieme a prodigi, innamoramenti, duelli, scambi di persona e colpi di scena.

Biglietto: 10 euro (intero) – 8 euro (ridotto)

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